di Antonio Mazzolli
Lo scorso anno aveva richiesto un risarcimento di 150mila euro, sostenendo, a trent’anni dall’uscita dell’album “Nevermind”, che la sua immagine fosse stata sfruttata.
La copertina è una di quelle tra le più iconiche della musica internazionale: il bambino nudo in piscina è proprio Spencer Elden. Nello scorso agosto sosteneva che fossero state violate le norme federali sulla pornografia infantile e che i genitori non avessero mai firmato una liberatoria che autorizzasse l’utilizzo di quell’immagine.
La famiglia del bambino sarebbe in realtà stata pagata soltanto 200 dollari per il tuffo di 15 secondi in piscina, avvenuto solamente perché il padre di Elden era un amico del fotografo Kirk Weddle.
Una richiesta che aveva scatenato molte polemiche, poiché Elden aveva posato più volte da adolescente e da adulto per celebrare il 10mo, 20mo e 25mo anniversario del disco.
Una decisione è stata presa: un giudice della California ha dato torto a Spencer Elden.
Nelle carte depositate dal legale del ragazzo si legge che, secondo l’accusa il direttore artistico Fisher avrebbe creato un’immagine focalizzata sui genitali di Spencer per aumentare lo shock e la natura oscena dello scatto.
In risposta a queste accuse, i legali del gruppo di Seattle però avevano contrattaccato sostenendo con prove assai credibili soltanto l’interesse economico del ragazzo.
“Elden ha trascorso trent’anni a trarre profitto dalla sua celebrità come l’auto-nominato ‘Nirvana Baby’. Spesso ha parlato della fotografia in cambio di un compenso; si è fatto tatuare sul petto il titolo dell’album ‘Nevermind’; è apparso in un talk show indossando una tutina color carne per un’auto-parodia; ha autografato copie della copertina dell’album in vendita su eBay; e ha usato il suo legame con la storia del gruppo per cercare di rimorchiare le donne”.
In sostanza, Elder Spencer non riceverà alcun compenso, e adesso ha tempo fino al 13 gennaio per ripresentare il caso con gli appropriati cambiamenti.
Unanimemente considerato l’apice della produzione artistica del gruppo e di tutto il genere grunge, “Nevermind” è annoverato tra i migliori album discografici di ogni epoca ed ebbe tra i suoi meriti quello di aumentare la popolarità del rock alternativo.