Ai Negramaro il premio 2021 di Amnesty per la canzone sui diritti umani

Il brano “Dalle mie parti” parla di immigrazione. Sangiorgi: “Grazie a tutti quelli che hanno compreso il testo”. La premiazione a luglio al festival “Voci per la libertà”

Ai Negramaro il premio 2021 di Amnesty per la canzone sui diritti umani
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20 Aprile 2021 - 14.24


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Se lo sono aggiudicato i Negramaro con il brano “Dalle mie parti” il Premio Amnesty per la miglior canzone dei big della musica italiana sui diritti umani 2021. La band verrà premiata alla serata finale del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” in calendario dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) per la canzone scritta da Giuliano Sangiorgi che parla di immigrazione ed è inserita nell’ultimo album uscito a novembre, “Contatto”. 
Nel 2003 Amnesty International Italia e l’associazione Voci per la Libertà idearono il riconoscimento per il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. Lo assegna una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International e di Voci per la Libertà.
Per la sezione “Emergenti” il bando è ancora aperto fino al 3 maggio e trovate il link qui sotto nel sito di Voci per la libertà. Intanto il Premio Web 2021 assegnato tra i 64 artisti che si erano iscritti entro il 15 marzo è andato alla band napoletana degli Aftersat con il brano “Sanpapiè”.
“Grazie! Grazie a tutti quelli che hanno compreso fino in fondo il testo di questa canzone e non sono caduti nella tentazione, comune a molti in questi periodi bui, di dirmi: ‘sei un cantante, canta!’ – commenta nella nota stampa Sangiorgi – Sì, sono un cantante e canto quello che penso e penso quello che canto, e quando si tratta di diritti umani, non c’è silenzio che tenga”.

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 “’Dalle mie parti’ è un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un appello a porre fine alla contrapposizione mio/tuo in favore di un’appartenenza e di un’esistenza comuni e condivise. Abbiamo deciso di premiare un brano che a partire dal titolo dell’album di cui fa parte, ‘Contatto’, invita a superare le divisioni, acuite da un anno e mezzo di pandemia che ha isolato molte persone e ha incattivito e fatto sprofondare nel rancore tante altre, convinte che per difendere i propri diritti sia necessario toglierli ad altri – dice a sua volta il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury – Ripartiamo dall’arte e dagli artisti, trascurati come produzione non essenziale e che invece da sempre dimostrano quanto siano fondamentali, anche per promuovere i diritti umani”.

Gli altri concorrenti per il premio erano: Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” (Bennato); Samuele Bersani con “Le Abbagnale” (Bersani); Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia” (Mesiano / Zanardelli / Tartaglini); Fulminacci con “Un fatto tuo personale” (Uttinacci / Dezi / Mungai / Uttinacci); J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi” (Aleotti / Anania / Del Pace / Turci / Bonomo / Chiaravalli / Garifo); Levante con “Tikibombom” (Lagona); Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” (Michielin / Levy / Michielin ); Chadia Rodriguez feat. Federica Carta con “Bella così” (Crdarnakh / Ettorre / Gianclaudio / Fracchiolla / Dagani); Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente” (Archetti Maestri).

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Per informazioni clicca qui sul sito di Voci per la libertà

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