“Scena Unita”, il fondo delle star per i lavoratori raccoglie due milioni in pochi giorni

Parte bene il fondo gestito da una ong per sostenere tecnici e maestranze dello spettacolo. Lo dice Fedez, uno dei fondatori

“Scena Unita”, il fondo delle star per i lavoratori raccoglie due milioni in pochi giorni
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20 Novembre 2020 - 18.05


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“Scena Unita” è un fondo creato da 70 artisti dello spettacolo, da Fedez a De Gregori, da Elisa a Vasco Rossi, per aiutare i lavoratori dello spettacolo che non possono lavorare per l’emergenza Covid. In cinque giorni il fondo ha raccolto due milioni di euro. Lo ha detto Fedez, un artefice dell’iniziativa, a Focus Live.

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Il fondo è gestito dall’organizzazione umanitaria Cesvi di Bergamo in collaborazione con La Musica che gira e Music innovation hub. “Ora inizia il lavoro vero, quello del comitato tecnico scientifico, che dovrà istituire il bando per capire come erogare il denaro”, ha aggiunto il cantante.

“Aveva senso che ci spendessimo in prima persona. Tutti gli artisti che partecipano non prestano solo la loro immagine ma hanno donato”, aveva detto il rapper nella conferenza stampa in streaming di alcuni giorni fa. Tra gli artisti coinvolti figurano Gianni Morandi, Gianna Nannini, Fiorello, Achille Lauro, Manuel Agnelli, Calcutta, Shade, Carlo Verdone, Claudio Baglioni, Emma Marrone, Lo stato Sociale, Levante, Maria De Filippi, Amadeus, Lorella Cuccarini, Elisa, Il Volo, Sabrina Ferilli, Alessandra Amoroso, Caparezza, Elio e le storie tese, Gigi D’Alessio, Baby K, Federica Carta, Bianca Atzei, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Lo Stato Sociale, Cosmo, Paolo Bonolis, Coez, Tommaso Paradiso, Giovanni Caccamo, Chiara Galiazzo, Pinguini tattici Nucleari, Eugenio in Via di Gioia.

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“Abbiamo chiesto a tutti i brand e le aziende che collaborano con noi di spendersi. Non è elemosina o carità ma un atto dovuto da parte degli artisti” aveva aggiunto il rapper. “È importante far capire la problematica di persone che in questo momento spesso sono anche costrette a cambiare lavoro – aveva detto Gianna Nannini -. Io per l’anno prossimo sto progettando comunque anche una qualche forma di concerti ‘fisici’ “. “Non c’è mai stata un’unità di intenti così grande nel nostro settore come questa, per un mondo professionale che coinvolge 900 mila lavoratori, contando anche l’economia indotta. Divisi non siamo niente”, aveva osservato Manuel Agnelli.

Il Fondo ha il patrocinio del Mibact (il ministro Franceschini ha firmato due decreti che stanziano complessivamente 20 milioni di euro per gli artisti meno abbienti e le maestranze di tutto il mondo dello spettacolo, circhi compresi).

Il 50% dei fondi raccolti andrà come sostegno immediato ai lavoratori dello spettacolo e della musica attraverso contributi a fondo perduto; un 25% servirà a promuovere attività formative per lavoratori del settore, un altro 25% dovrà sostenere progetti di realtà profit e no profit che possano generare opportunità di lavoro per il settore. Dei bandi definiranno i criteri di ammissione e i tempi di erogazione.

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