La coreografa ispano-elvetica La Ribot per la danza, il sound designer Franco Visioli per il teatro, il compositore spagnolo Luis De Pablo per la musica: sono i tre Leoni d’oro 2020 assegnati dalla Biennale di Venezia e annunciati con una conferenza stampa in streaming dai direttori dei rispettivi festival: nell’ordine Marie Chouinard, Antonio Latella e Ivan Fedele affiancati, nell’appuntamento solo telematico causa restrizioni da Covid, dal presidente dell’ente Roberto Ciccuto.
Il 64esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dal 5 settembre al 4 ottobre, vede premiare il compositore nato nel 1930. Il Leone d’argento va al compositore argentino naturalizzato francese Raphaël Cendo, fondatore di quel movimento musicale descritto da Fedele come “saturazionismo”.
Il 48esimo Festival Internazionale del Teatro si tiene dal 14 al 25 settembre e assegna il Leone d’argento al regista e coreografo Alessio Maria Romano.
Terzo in ordine di tempo, il 14esimo o Festival Internazionale di Danza Contemporanea (dal 13 al 25 ottobre) oltre a La Ribot consegna il Leone d’argento a Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa e didatta.
Ciccuto nel suo intervento che ha preceduto i direttori ha tenuto a dire come le arti, né quelle visive né dello spettacolo, possano prescindere dall’esperienza fisica, dal vivo, dei protagonisti e dei visitatori – spettatori. Dal dibattito durante la quarantena “la possibilità che le mostre della Biennale potessero avere una componente digitale, online, è stata molto forte: è una formula che rifiutiamo con assoluta consapevolezza. Ci sono forme d’arte dal vivo che non possono fare a meno del loro pubblico”. Formulare i cartelloni dei tre festival è stato necessariamente molto complicato: “Con determinazione, coraggio e passione siamo passati attraverso mesi di incertezza, scostamenti di date, rielaborazioni dei programmi”.
La Biennale di Architettura è stata rinviata al 2021, quella delle Arti visive dal 2021 al 2022: clicca qui per la notizia.
Il sito della Biennale di Venezia