Billie Eilish regina dei Grammy con il suo pop di drammi e fragilità

La diciottenne cantante californiana ha vinto nelle cinque categorie più importanti. Due premi al fratello suo co-autore e produttore. I video

Billie Eilish regina dei Grammy con il suo pop di drammi e fragilità
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27 Gennaio 2020 - 12.29


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Con il suo pop che i critici musicali descrivono come dark, gotico, per adolescenti in difficoltà, con i suoi capelli colorati e vestiti belli grandi, la cantautrice 18enne Billie Eilish ha sbancato ai Grammy Awards 2020: originaria di Los Angeles, ha vinto come miglior artista esordiente, per il miglior album dell’anno (When We Fall Asleep, Where Do We Go?), per la miglior canzone e la miglior registrazione (Bad Guy), per il Best Pop Vocal Album. E il fratello Finneas Baird O’Connell (lei si chiama Pirate Baird O’Connell), co-autore e produttore della sua musica, ha conquistato due Grammy: Best Engineered Album, Non-Classical e Producer Of The Year, Non-Classical. Alla 62esima edizione della cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio alla consegna dei premi minori per la scomparsa del campione del basket Kobe Bryant precipitato in elicottero e dove ha trovato la morte anche la sua figlia 13enne Gianna. Alicia Keys, la presentatrice, ha improvvisato la canzone “It’s So Hard to Say Goodbye to Yesterday” di Boyz II Men.

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Billie Eilish ha dunque vinto nelle cinque categorie principali, su sei nomination, raccontando le angosce degli adolescenti, i pensieri anche suicidi ed è la vincitrice più giovane nei Grammi. La cantante ha iniziato registrando le sue canzoni in camera nella casa dei genitori con il fratello Finneas. La cantante ha ringraziato e commentato: «Questo premio è per tutti i bambini che fanno musica nella loro camera da letto oggi: pensate che ne otterrete uno». «Mai avrei pensato che un album sulla depressione sarebbe stato all’altezza di un Grammy», ha osservato invece il fratello Finneas O’Connell che recita in serie come Glee, Modern Family e Aquarius.
La depressione «mi ha gettato dentro un buco nero, ho passato diverse fasi di autolesionismo, pensavo di meritarmi il dolore – ha raccontato la giovane cantante – Quando tutti pensano a Billie Eilish a 14 anni, si immaginano un sacco di cose belle. Io invece riesco solo a pensare a quanto fossi infelice. Completamente affranta e arrabbiata e confusa. Dai 13 ai 16 anni è stata dura».

Billie Eilish soffre della sindrome di Tourette, era vegetariana, da alcuni anni è vegana, non fuma nulla, canterà il tema della colonna sonora del prossimo film su James Bond, “No Time To Die”.

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