Gianna Nannini il 2 ottobre pubblica l’album “La differenza”, il ventesimo della sua lunga carriera, e a Vanity Fair ha confessato periodi difficili in passato: tra l’altro ha raccontato di essere stata dipendente dalla cocaina quaranta anni fa (oggi ha 62 anni e ha una figlia di nove), oltre ad aver provato molte droghe tranne l’eroina. A Londra, ha raccontato, se la portava in studio, non stava mai senza coca e viaggiava, “ero del tutto incosciente”. Decise di smettere dopo che della coca le era caduta nel cesso e mentre cercava di recuperarla si disse che non poteva ridursi così. Smise. “Poi ho avuto una ricaduta, ma dopo aver fatto un tiro e aver bevuto una tequila prima di un concerto, collassai e dissi definitivamente basta”.
Quanto all’amore, ribadisce che non vuole dividere tra uomini e donne e le divisioni di genere. Ha amato uomini e donne, ha detto a Vanity Fair, senza aver avuto freni. Gianna Nannini ha detto di rifiutare le definizioni: “Al termine ‘coming out’, che ghettizza, ho sempre preferito la parola libertà. Alla parola gay, che ti pretenderebbe felice e ormai non usano più neanche in America quando indicono un pride, preferisco frocio. Chi è libero nel linguaggio è libero dentro”.