Roger Waters a Venezia: "Salvini, Johnson e Trump sintomi del neofascismo"

Il cantante dei Pink Floyd presenta 'Us+Them', un film-concerto tra musica e denuncia del razzismo nell'America di Trump

Roger Waters a Venezia: "Salvini, Johnson e Trump sintomi del neofascismo"
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6 Settembre 2019 - 16.38


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Lo storico membro dei Pink Floyd Roger Waters è arrivato a Venezia per presentare ‘Us+Them’, un film-concerto diretto dal regista Sean Evans, in cui alal musica si unisce la denuncia del razzismo e delle ingiustizie figlie dell’America di Donald Trump. La conferenza stampa di presentazione è stata monopolizzata dia temi più cari a Waters, dai rifugiati all’ambiente fino al pericolo del neofascismo. Ed è stata anche un’occasione per parlare della situazione del governo italiano: “Confesso che la politica italiana non è un’area di mia competenza, so che Salvini se n’è andato temporaneamente e meno male. È evidente che esiste una recrudescenza di neofascismo in Italia come in Europa. Noi in Inghilterra abbiamo Boris Johnson, in America c’è Trump. Viviamo tempi difficili: c’è un establishment che sovrasta la gente normale e la costringe a sentirsi minacciata. A fronte di tutto questo c’è una chiara volontà di distruggere il nostro bellissimo pianeta e chi lo ama. Se noi non ci mettiamo insieme e resistiamo a questo neofascismo non ci sarà più niente per le nuove generazioni”.
Il musicista ha poi aggiunto: “Si va verso una tendenza neofascista. In Germania con la propaganda di Goebbels ci sono voluti solo 4 anni per andare verso un regime di tirannia. Ecco perché parlo di diritti umani e mi riferisco alla la carta delle Nazioni Unite”.
Ma è l’attualità ad essere il terreno principale di riflessione in “Us+Them”, in primo piano il problema dei rifugiati. “E’ un movimento di gente affamata in terribile pericolo che giunge da zone di guerra e si imbarca a rischio della vita verso un luogo dove possa vivere meglio. – ha affermato – Noi, gli esseri umani, abbiamo un dovere nei loro confronti perché tutti veniamo dall’Africa, essendo homo sapiens: siamo tutti africani. Queste tecniche nazionalistiche hanno la volontà di distruggere il pianeta e il senso di empatia umana. Quando si sente la retorica dei colonialisti dell ‘America del Nord sulla libertà si dovrebbe pensare a chi hanno schiavizzato”.

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