Alessandro Agostinelli
Firenze si fa grassa di spettacoli. Non ammette altre città del centro Italia come Lucca e il suo Summer Festival, a insidiarle il primato. Sfida Milano e Bologna. Con Firenze Rocks lo scorso mese ha messo in fila una squadra di razza (Smashing Pumpkins , Eddie Vedder, The Cure). Adesso vuole esagerare. Ambisce a diventare il punto di riferimento dei palcoscenici italiani.
Assi della musica nel centro storico
Da un certo punto di vista potremmo dire che la deriva culturale si fonda sulle arti performative, sul valore dell’evento. Firenze, più di ogni altro centro storico nazionale si abbellisce con i suoi musei e i suoi monumenti a cielo aperto e da due anni si propone in vetrina anche per un turismo giovane, legato in larga parte alla musica extra-colta.
È così che “Musart” getta gli assi in tavola, non solo musicali: Caetano Veloso, Steve Hackett, Loreena McKennitt, Roberto Bolle, Danilo Rea, Perigeo, Nicola Piovani, Francesco De Gregori e altri. Dal 13 al 24 luglio piazza Santissima Annunziata, esempio prezioso di equilibrio e armonia architettonica, col suo secolare Istituto degli Innocenti, si farà arena di onde sonore, luogo di esibizioni di bellezza.
Tra Bolle e De Gregori passando per Piovani e Hackett
Sabato 13 luglio comincia il principe della danza, Roberto Bolle, definito la “stella dei due mondi”, con un galà che lo vede in scena come ballerino insieme ad alcuni tra i migliori interpreti del balletto internazionale.
Lunedì 15 luglio Nicola Piovani dirigerà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per “Piovani dirige Piovani”, concerto dedicato alle più note colonne sonore del maestro, da La Notte Di San Lorenzo a La Vita è Bella.
Con stupore potremo ascoltare in una versione sorprendente ai successi di Francesco De Gregori che martedì 16 luglio nell’ambito del tour “De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live”, li presenterà in versione sinfonica, con un ensemble di 40 elementi, il quartetto Gnu Quartet e la sua band.
Per chi ha amato il rock-progressive (e sono tanti) un ex-Genesis, il chitarrista Steve Hackett che il 15 luglio riproporrà per intero uno degli album più famosi della prima vita del gruppo, il disco Selling England by the Pound.
Caetano Veloso si esibirà venerdì 19 luglio insieme ai figli Moreno, Tom e Zeca. Con loro suonerà canzoni indimenticabili per gli amanti del genere, come Um canto de afoxé para o bloco de ilê, Hinterland, O Leãozinho, Reconvexo.
Sabato 20 luglio avremo modo di ascoltare Loreena McKennitt e le sue intime e giocose atmosfere celtiche, interpretazioni sorprendenti di brani che traggono ispirazione dalla tradizione popolare.
Il Perigeo, simbolo del rock-jazz italiano
Evento tra gli eventi, martedì 23 luglio tornerà insieme il Perigeo, gruppo simbolo delle sperimentazioni rock-jazz italiane degli anni Settanta. Sul palco una formazione molto vicina all’originale che allinea Giovanni Tommaso al basso, Claudio Fasoli al sax, Bruno Biriaco alla batteria, Tony Sidney alla chitarra e Claudio Filippini alle tastiere. Special guest il percussionista Alex “Pacho” Rossy. Per i nostalgici decisamente un appuntamento da non perdere.
Il festival si chiuderà all’alba, come nella migliore tradizione western o come in certi nuovi film pseudo-horror, ma non sarà un duello a sancire la chiusura di “Musart”, bensì uno dei pianisti più omaggiati e famosi dell’ambito internazionale: Danilo Rea. L’appuntamento è per mercoledì 24 luglio, alle ore 4.45 di mattina, nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti. Sarebbe quasi da non andare a letto…
L’arte per la musica
Prima dei live si potranno visitare gratuitamente giardini, luoghi di culto e palazzi monumentali adiacenti alla piazza. Tra questi lo Spedale degli Innocenti (con portico e progetto iniziale di Filippo Brunelleschi), l’Istituto Geografico Militare, la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze, la Chiesa di Santa Maria degli Innocenti, la Chiesa di San Francesco Poverino, il Giardino del Museo Archeologico, la Basilica di Santissima Annunziata e, novità di quest’anno, l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Immancabile la mostra fotografica “Because the night” dedicata ai grandi concerti del passato, confermata la collaborazione con Sky Arte: docu-film e rarità in tema musicale nella sede di piazza Brunelleschi dell’Università di Firenze.