La Pfm con Cristiano De André: all’Arena con le canzoni di Fabrizio «senza nostalgia»

A 40 anni dalla tournée con il cantautore genovese la Premiata Forneria Marconi suonerà a Verona insieme al figlio

La Pfm con Cristiano De André: all’Arena con le canzoni di Fabrizio «senza nostalgia»
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20 Giugno 2019 - 14.59


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di Giordano Casiraghi

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Un grande evento che vede in prima linea la Premiata Forneria Marconi insieme a Cristiano De André. Insieme per cantare e suonare le canzoni di Fabrizio De André. Il tutto avverrà all’Arena di Verona il 29 luglio. Un incontro artistico non rinviabile, anche perché sia la Pfm che Cristiano De André stanno portando in giro uno spettacolo dedicato alle liriche del compianto e mai dimenticato Fabrizio De André.

Alla conferenza stampa milanese erano presenti Cristiano De André insieme a Franz Di Cioccio e Patrick Dijvas che rappresentano il marchio Pfm, a loro si sono poi aggiunti Flavio Premoli, Michele Ascolese e Alessandro Scaglione, tutti sul palco dell’Arena con l’aggiunta di altri musicisti. La Premiata Forneria Marconi ha intensificato fortemente l’aspetto live nell’ultimo anno, infatti, dopo una crociera tour e varie date in America, ha avviato un lungo tour italiano per ricordare la storica tournée con Fabrizio De André di 40 anni fa. A Milano hanno perfino totalizzato sei date all’insegna del tutto esaurito. C’è la certezza che quello che succederà all’Arena di Verona sarà ricordato come uno degli eventi più importanti di tutta l’estate italiana.

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Franz Di Cioccio: «Cristiano prendeva si impossessava della batteria»
«Non c’è nostalgia – precisa Franz Di Cioccio – quel tour con Fabrizio di 40 anni fa è stato importante perché ha cambiato la storia della musica italiana. La nostra esperienza come musicisti e i testi di Fabrizio hanno trovato un binomio che ha fatto epoca. Oggi che si consuma musica in tutta fretta è quanto mai importante tornare a far sentire quello che è un patrimonio artistico e poetico. Io a quei tempi avevo una batteria enorme e Cristiano, che veniva spesso ai concerti, ne era attratto e ricordo che durante l’esibizione non riusciva a trattenersi dal suonare qualche percussione. Siccome dovevamo registrare un disco live ricordo di essere andato da Fabrizio a dire che doveva dire a Cristiano di stare lontano dalla batteria. Diciamo che per un paio di giorni andò bene, ma poi tornò a impossessarsi di qualche pezzo di batteria».

Cristiano: «Un ragazzo che scopre la poesia di mio padre non la abbandona»
All’Arena sarà Cristiano De André a iniziare e per una quarantina di minuti farà ascoltare la sua versione di Storia di un impiegato, a seguire arriverà la Premiata Forneria Marconi a proporre i suoi arrangiamenti delle canzoni di De André, infine saranno sul palco insieme per far ascoltare una manciata di canzoni, quelle che sono rimaste fuori fino a quel momento. Magari La canzone di Marinella, Il giudice con la fisarmonica di Flavio Premoli, Amico fragile e Giugno 73 con il gioco di crotali e il basso di Patrick. Lo stesso Cristiano De André si è detto emozionato nella realizzazione di questo evento che lo vedrà protagonista: «Quando canto mio padre non c’è nostalgia, ma la voglia di omaggiarlo e portare le sue canzoni a chi non l’ha mai ascoltato, infatti ho fin qui incontrato molti ragazzi che scoprono la sua poesia. E una volta conosciuta uno non l’abbandona, ecco il mio desiderio è questo».

Patrick Dijvas: «Fabrizio è paragonabile a un’autostrada»
Gli fa eco Patrick Dijvas, il bassista della Pfm: «Fabrizio è paragonabile a un’autostrada che puoi percorrere a lungo, le sue canzoni sono ancora presenti e attuali. Noi abbiamo voluto questo tour per la gioia di risuonare quegli arrangiamenti che sanno esaltare quegli incredibili testi». Per parte sua Lucio Fabbri, che festeggia i 40 anni con la Premiata Forneria Marconi, rivela che fu lui a ispirare Cristiano a intraprendere lo studio del violino. «È vero – conferma Cristiano – anche se mio padre mi vedeva forse meglio come veterinario visto che aveva avviato una fattoria in Sardegna». E quando gli fanno notare che Salvini ha detto di apprezzare le canzoni di suo padre risponde: «Sì, ma si sarà fermato al la la la di Il pescatore».

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