Ucraina e Russia un caso emblematico per spiegare quanto i nazionalismi di destra siano pericolosi.
Da un lato Kiev, dove c’è un governo che ha allegramente sdoganati gruppi e gruppi paramilitari ultra-nazionalisti e addirittura neonazisti.
Dall’altro lato Putin, diventato icona di gran parte dell’estrema destra europea.
Di mezzo, come è noto, una disputa di tipo nazionalista: le province russofone del Dombass che vogliono la secessione e la questione della Crimea, di fatto occupata militarmente da Putin e poi diventata a tutti gli effetti russa dopo un referendum che aveva le stesse garanzie democratiche delle votazioni della vecchia Bulgaria sovietica.
In mezzo a questa guerra tra nazionalisti di destra c’è finito Al Bano: “Non sono preoccupato, ma non so a che cavolo si riferiscano. Vorrei avere una motivazione, non ho fatto mai niente contro alcuna nazione”. E’ il commento di Al Bano, inserito dall’Ucraina nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale, a causa delle sue posizioni filorusse. “Io mi considero un uomo di pace, non vedo perché mi debbano far passare per terrorista. Mi aspetto delle scuse”, aggiunge il cantante.
“Certo questo titolo mi mancava – prosegue il cantante ai microfoni de I Lunatici su Rai Radio2 – Ho cantato anche per il loro presidente, non riesco a capire da dove nasca questa cosa. Dicono che tutto dipenda dal mio apprezzamento per Putin e per la Russia? Ma se mi fanno una domanda avrò il mio diritto di rispondere come la penso. Ma questo non vuol dire che sono contro l’Ucraina. Non ho avuto ancora tempo di parlare con nessuno”.
Al Bano nelle prossime ore si metterà in moto “per capire esattamente che cosa è accaduto e che cosa cercano”. “Addirittura potrei attentare alla sicurezza nazionale – conclude – ma stiamo dando i numeri? Appena mi hanno dato la notizia ho pensato a un pesce d’aprile anticipato, o a qualcosa del genere. La mia coscienza è a posto. Non ho mai detto mezza parola contro l’Ucraina”.