Il 33% di musica italiana obbligatoria in tutte le radio? Francesco De Gregori non manda a dire come l’idea sia pessima per un musicista e per un normale ascoltatore: “Mi sembra una stronzata. Non so cosa sarebbe stata la mia vita da musicista se non avessi potuto ascoltare fin da piccolo tutte le canzoni straniere che ho sentito”, ha dichiarato ieri in conferenza stampa sulla proposta della Lega abbracciata dal presidente della Siae Mogol. Poi si è concesso una battuta ironica: “Sarei favorevole soltanto al fatto che il 33,3% periodico venisse riservato alle mie canzoni”, ma “le radio non mi passano, come non passano tanta gente come me. Bisognerebbe interrogarsi su questo”.
Venti serate alla Garbatella
Il cantautore romano ha presentato l’avvio del suo Off The Record, una serie di venti serate al Teatro Garbatella a Roma fino al 27 marzo, in una sala da 230. “Dal punto di vista dello show business è una scommessa. È evidente che lavoriamo sottopagati, ma lo faccio perché mi piace suonare, perché mi piace provocare qualcosa che non è nell’aria e perché mi diverto”.
In programma prevede una rotazione tra 64 sue canzoni, anche quelle meno famose (le più conosciute saranno a fine serata) o le “più scomode”. Con qualcuno di questi brani “a Sanremo non solo non sarei arrivato primo, ma anche il giudizio che non mi avrebbe premiato”. Una sala di appena 230 posti? “Forse queste canzoni vanno ascoltate in 230. Con la mia carriera, ormai non mi fischia più nessuno”.
Il tour estivo con Orchestra e Gnu quartet
Le venti serate sono sold out. Ma in estate il cantautore fa il tour “Francesco De Gregori e Orchestra – Greatest Hits Live”: suonerà all’aperto a Roma (l’11 e il 12 giugno dalle Terme di Caracalla), Taormina (il 14), Lucca (il 30 al Summer Festival), Nichelino (presso Torino il 9 luglio), Marostica (il10), Firenze (16 luglio), Fasano, Soverato (il 23 luglio) e l’Arena di Verona il 20 settembre: con orchestra e il Gnu Quartet.