L’accoglienza per Ligabue è sempre calorosa, e Sanremo non è da meno: L’imperatore del rock, come lo chiama Bisio, canta l’inedito Luci d’America in un Ariston in visibilio e si improvvisa anche comico con Bisio, insistendo per scendere le celebri scale del Teatro. Non una, ma ben tre volte, l’ultima in manto di ermellino e trono. Un gesto dovuto, dato che in tutta la sua carriera, Liga è stato a Sanremo solo due volte.
Una scusa come un’altra per celebrare uno degli artisti più prolifici del panorama italiano, giunto quest’anno al 25esimo anno di carriera.
La performance del rocker continua con la celebre Urlando contro il cielo, cantata da tutto il teatro che dimostra tutto il suo amore per Liga.
Infine, dato che Baglioni non può perdersi il duetto con un ospite, l’ospitata di Ligabue si chiude con un omaggio a un altro grande della musica italiana: Francesco Guccini, di cui cantano la famosa ‘Dio è morto’, un testo che mai come in questo periodo risulta attuale.