La mamma di una vittima di Corinaldo contro Sfera Ebbasta: hai sei morti sulla coscienza | Giornale dello Spettacolo
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La mamma di una vittima di Corinaldo contro Sfera Ebbasta: hai sei morti sulla coscienza

La Magagnini ha scritto un post sul gruppo Facebook “Giustizia per le vittime della Lanterna azzurra” ha invitato Sfera Ebbasta a evitare “di postare foto da idiota

La mamma di una vittima di Corinaldo contro Sfera Ebbasta: hai sei morti sulla coscienza
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9 Gennaio 2019 - 18.53


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Lui è stato al centro delle polemiche fin dal primo giorno, anche perché la sua presenza per un concerto alla discoteca era stata millantata, mentre al massimo poteva essere una comparsata: la mamma di Daniele, una delle vittime della discoteca Corinaldo, attacca Sfera Ebbasta.

“Avete giocato coi sogni dei ragazzini, hai sei morti sulla coscienza”, dice Donatella Magagnini. Il figlio Daniele Pongetti, 16 anni appena, è morto insieme ad altri quattro ragazzini e a una mamma di 39 anni, attendeva il trapper prima che si scatenasse la calca infernale che l’ha travolto.

La Magagnini ha scritto un post sul gruppo Facebook “Giustizia per le vittime della Lanterna azzurra” ha invitato Sfera Ebbasta a evitare “di postare foto da idiota con il tuo ‘pacco’…Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza sei morti. Premetto che la mia considerazione per Sfera è meno di zero ma comincia a farmi incazzare”.

La mamma di Daniele: “Si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia, per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e mi ha fatto arrivare una sua lettera privata dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa. Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social naturalmente ricordando le date dei concerti così come se niente fosse accaduto. Ecco caro Sfera colgo l’occasione per risponderti sui social, è più cool”.

E scrive ancora: “Se davvero eri così addolorato e colpito dell’accaduto, io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando alla Lanterna, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo. A te non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l’ho a morte con i tuoi collaboratori, i tuoi manager, la tua casa discografica… Penso che sia il loro lavoro preoccuparsi di organizzare al meglio i tuoi concerti o djset… Verificare i locali dove devi cantare. Eh sì perché la tua fama è mondiale e non puoi cantare in ex magazzini. Ciao Gionata, in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista”. 

 

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