Inizia oggi 28 dicembre e si conclude il primo gennaio la 26esima edizione di Umbria Jazz Winter a Orvieto (Terni). Suonano, tra i tanti, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, un omaggio a Fabrizio De André che morì 20 anni fa. Come prevede la formula del festival, molti musicisti alloggiano più giorni nel bellissimo centro storico della città umbra per cui può capitare di ascoltarli in più situazioni diverse. I concerti si tengono al teatro Mancinelli, al museo Emilio Greco, al Palazzo del Capitano del Popolo, al Palazzo dei Sette più altri locali. E per le strade suonano i Funk Off. Un concerto del New Direction Gospel Choir del Tennessee segue la Messa di Capodanno nel Duomo e veglioni e concerti in tre locali sempre nella notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio.
Tra i tanti musicisti e più spettacoli nati appositamente per Umbria Jazz Winter, il Bebop dell’89enne Barry Harris, Ethan Iverson che interpreta Bud Powell con la Umbria Jazz Orchestra in “Bud Powell on 21st century” e da solo al piano, lo spettacolo “Viva/De André” con musica e parole del giornalista Luigi Viva e un quintetto con Francesco Bearzatti.
“Mare Nostrum” è il trio che vede Paolo Fresu alla tromba, Richard Galliano alla fisarmonica e Jan Lundgren al piano. La Dolce Vita è un quartetto con Giovanni Tommaso, Enrico Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto, star del jazz italiano.
Flavio Boltro, trombettista, suona con il suo trio Bbb. Suonano in duo rispettivamente
Paolo Fresu e Danilo Rea e Fabrizio Bosso con Julian Oliver Mazzariello.
Orvieto a tutto jazz con Bosso, Funk Off, Fresu e altri maestri
Dal 28 dicembre al primo gennaio teatri, sale, musei e locali tra suoni di New Orleans, BeBop, jazz italiano, omaggi a De André
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27 Dicembre 2018 - 11.24
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