Bombino, il tuareg rock tra Hendrix e il Sahara | Giornale dello Spettacolo
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Bombino, il tuareg rock tra Hendrix e il Sahara

Tappa italiana unica a Firenze (peccato non ce ne siano altre) del chitarrista-cantante con i suoi brani d'amore, lotta, libertà

Bombino, il tuareg rock tra Hendrix e il Sahara
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24 Ottobre 2018 - 17.56


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Bombino viene dal Niger. È tuareg. È un chitarrista che riesce a combinare con maestria e profondità la tradizione del suo popolo, il ritmo di storie narrate in musica, con Jimi Hendrix, con echi dai Led Zeppelin, con rock e il blues (lui cita sempre anche l’influenza di Mark Knopfler dei Dire Straits). L’artista ha inciso un nuovo album, “Deran”, lo ha registrato a Casablanca in Marocco, è in tournée mondiale e approda in Italia. Purtroppo una tappa sola: il festival “Musica dei popoli” alla Flog di Firenze, venerdì 26 ottobre. Insieme alla sua affiatata band.
Ritmi ipnotici, tocchi magistrali, un canto che viene dalla sabbia, dagli orizzonti sterminati, un canto di amore e sete di libertà, di sofferenze, di migrazioni e di lotta del suo popolo che si muoveva liberamente nel Sahara e da troppo tempo deve sottostare a confini stabiliti da Stati che, com’è accaduto in Libia, li hanno confinati e martoriati. Con la sua chitarra Bombino, nato ad Agadez, graffia l’anima, tanto per usare un’espressione abusata. Nel 2015 ha suonato per Jovanotti nell’album “Lorenzo 2015 CC”. Dal vivo è ancora più coinvolgente che su album. Peccato il musicista abba in programma un solo concerto italiano.

Il sito di Bombino

 

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