Il jazz italiano torna nelle terre del sisma | Giornale dello Spettacolo
Top

Il jazz italiano torna nelle terre del sisma

Ottanta concerti a Camerino, Scheggino, Amatrice e all’Aquila nel festival diretto da Paolo Fresu per le popolazioni del terremoto

Il jazz italiano torna nelle terre del sisma
Preroll

GdS Modifica articolo

28 Agosto 2018 - 16.31


ATF

I jazzisti italiani tornano a suonare per le genti delle zone del terremoto. Nato per l’Aquila, l’appuntamento è seguito con passione, porta le tantissime versioni della musica (improvvisata e non) nell’Appennino e si è esteso a una sorta di festival itinerante che comprende Marche, Umbria e Lazio. Le date del “Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, con ottanta concerti e ben 570 musicisti, sono giovedì 30 agosto a Camerino (Macerata) dalle 19.30 nella zona della Rocca Borgesca; venerdì 31 agosto a Scheggino (Perugia, nell’entro terra appenninico) in Piazza Carlo Urbani, dalle 19; sabato 1° settembre ad Amatrice (Rieti) presso il parcheggio ex area Anpas (Villa San Cipriano), dalle 18; domenica 2 settembre all’Aquila, con centinaia di musicisti e band, che suonano luoghi diversi e un nuovo jazz club in Piazza Chiarino gestito per l’occasione da Italia Jazz Club.

Tra i tanti lati positivi, questi concerti confermano come tra i jazzisti italiani militino tante eccellenze e confutano presunti complessi di inferiorità che talvolta ancora esistono. 

Fresu: “Un linguaggio artistico prezioso nel pensiero architettonico e sociale”

L’ideatore e direttore artistico è l’infaticabile Paolo Fresu. “L’Aquila cresce al ritmo vertiginoso del jazz – dichiara il versatile musicista e presidente della Federazione nazionale “Il Jazz italiano” – Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma ha coinvolto, in soli quattro anni, circa 2500 musicisti con oltre 400 concerti dimostrando quanto la vitalità e la poesia del nostro linguaggio artistico siano preziose nella tessitura del pensiero architettonico, sociale, umano ed economico della città e degli altri comuni colpiti dal sisma. Dal 2019 l’Aquila – annuncia il trombettista – diverrà la capitale del jazz italiano con un festival autonomo e che dialogherà anche con Amatrice, Camerino e Scheggino”.

Il festival è promosso dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, dai Comuni coinvolti (all’Aquila in occasione di Perdonanza Celestiniana), sponsor principale la Siae, contribuiscono NuovoImaie e Cafim. Coordinano questo stuolo di jazzisti la Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”, l’Associazione I-Jazz, l’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (Midj) e la Casa del Jazz di Roma.
Informazioni: 055 240397

Il sito di riferimento

Il sito del festival del Mibac

 

Testimonianze / Amatrice: “Per noi terremotati il tempo è fermo”

 

Native

Articoli correlati