In Uk sta destando un gran dibattito il fatto che la Bbc dovrà risarcire sir Cliff Richard, 77 anni, leggenda della musica pop britannica, per aver violato la sua privacy (e di fatto la sua presunzione d’innocenza) nella copertura giornalistica del caso dei sospetti di pedofilia avanzati contro l’artista, ma caduti nel nulla.
Lo ha deciso l’Alta Corte del Regno Unito a conclusione della causa intentata da Richard contro l’emittente pubblica britannica.
Il giudice Anthony Mann ha stabilito un indennizzo pari a 210.000 sterline, per il 65% a carico della BBC e per il 35% a carico della polizia della contea inglese dello Yorkshire, che condusse l’indagine e fece trapelare indiscrezioni. Secondo Mann, la privacy del musicista subì “una grave invasione” e la Bbc diede conto della vicenda – in occasione di una serie di perquisizioni disposte nel 2014 – in forma “sensazionalistica”. Il giudice non ha escluso il diritto d’ulteriori risarcimenti in separata sede. Emozionata la reazione di ‘sir Cliff’, che ha detto di sentirsi soprattutto moralmente compensato per una ferita che, tuttavia, ha definito irrimediabile.