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Bombino suona il rock del deserto per i rifugiati

In concerto al Monk di Roma (e non più al parco di Villa Ada) il chitarrista nella "Giornata del rifugiato" con Arci e Onu. Altre sue date in estate in Italia

Bombino suona il rock del deserto per i rifugiati
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19 Giugno 2018 - 17.06


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Il rock del deserto di Bombino, chitarrista eccellente e che a tratti può far pensare a Jimi Hendrix ma ha una sua spiccata personalità, approda a Roma al circolo Arci del Monk in Via Giuseppe Mirri 35 per il quindicesimo festival di “Villa Ada incontra il mondo” nella serata del 21 giugno, che è la “giornata mondiale del rifugiato” con Arci e Unhcr. Il concerto non si tiene quindi a Villa Ada come previsto inizialmente. Per questo “salta” il set di Awa Ly, “per motivi tecnici e organizzativi”.

I concerti a Villa Ada sono stati sospesi dal Comune di Roma per il ricorso al Tar di un’impresa concorrente all’uso di Villa Ada. La parola passa a una commissione.

La rassegna quest’anno nel titolo riprende un verso di Fabrizio De André: “T’ho amato sempre, non t’ho amato mai”.

Riportiamo la nota stampa sulla giornata perché vale riprenderla: “Una giornata all’insegna della solidarietà, del confronto e della festa che dal pomeriggio (ore 17,30) prosegue fino a tarda sera. Villa Ada – Roma incontra il mondo celebra domani mercoledì 20 giugno la Giornata Mondiale del Rifugiato al Monk con #Withrefugees Live. In campo scendono l’Arci e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), con la collaborazione del Servizio Centrale dello Sprar per sensibilizzare il pubblico sul dramma globale di oltre 65 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani”. Prima di Bombino sale sul palco, alle 21, Sandro Joyeux.

Bombino ha collaborato con gente come Keith Richards, Stevie Wonder, Robert Plant, Jovanotti. Presenta in tour il nuovo album “Deran” (Partisan Records). Nigerino di etnia tuareg, ex rifugiato e costretto all’esilio a causa delle numerose ribellioni nella sua regione nativa, il chitarrista e autore esegue brani dall’album “scritto e cantato interamente nella sua lingua madre (il Tamasheq), e registrato a Casablanca per promuovere un messaggio di speranza e augurio, proprio come dice il titolo dell’album che significa “Migliori auguri”, a un mondo che sta vivendo un periodo di grande dolore e tumulto”.

La giornata #Withrefugees Live inizia al Monk con laboratori e attività dedicate alle donne e alle rifugiate, incontri, l’ascolto di “Walking Sounds”, con i brani del cd realizzato dall’associazione “Un ponte per…”, frutto di una residenza musicale che ha coinvolto giovani siriani, curdi e iracheni.

Di seguito le date successive di Bombino in tour dopo un’anteprima tenuta il
16 giugno al Biografilm di Bologna: 31 luglio al Mundus di Carpi (Modena), 1 agosto a CastrorealeMillazzo Jazz a Milazzo (Me), il 3 agosto al Dromos Festival a Mogoro (Or), il 30 agosto all’Adriatico Mediterrano ad Ancona, il 12 ottobre al Sabir Festival a Palermo, il 18 ottobre a Torino, il 26 ottobre a Musica dei Popoli a Firenze.

 

 

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