Considerato che le direttrici d’orchestra sulla scena internazionale sono da anni numerose e brave, viene da commentare “meglio tardi che mai” nel leggere che per la prima volta una donna, nel 2019 e neanche in questo 2018, dirigerà un concerto della stagione sinfonica della Filarmonica della Scala. Sarà la lituana Mirga Gražinytė-Tyla, 32 anni a salire sul podio il 25 marzo con solista Sol Gabetta al violoncello. Già guida il Salzburger Landstheater e la City of Birmingham Symphony Orchestra, ha diretto compagini come Los Angeles Philharmonic Orchestra e l’orchestra di Lucerna: non proprio formazioni di secondo piano. È più accidentata, la strada per il riconoscimento per le donne artiste rispetto ai colleghi.
La Filarmonica milanese è organismo con gli eccellenti musicisti del teatro ma indipendente dal teatro stesso. Il direttore principale è una delle migliori bacchette al mondo, Riccardo Chailly. Dirigerà il concerto inaugurale del 12 novembre con il solista Maxim Vengerov e un programma che include il primo concerto per violino di Sostakovic e il concerto per orchestra di Bartok, e tornerà poi il 29 aprile con Emmanuel Tjeknavorian al debutto per il concerto per violino di Sibelius seguito dalla sinfonia n.1 di Brahms.
La Filarmonica ha dieci concerti in programma alla Scala, venti in tournée. Tra i direttori: Fabio Luisi, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti e Daniel Harding, Edward Gardiner, e due prime volte Gražinytė-Tyla appunto e il sempre più affermato e ancor giovane, Michele Mariotti.