Bowienext: l'amore dei fan del Duca Bianco in un film collettivo firmato da Rita Rocca

Nel film vedremo video, interviste, immagini di repertorio e tributi inviati da tutto il mondo

Bowienext: l'amore dei fan del Duca Bianco in un film collettivo firmato da Rita Rocca
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13 Giugno 2018 - 15.16


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Sono passati due anni e mezzo dalla scomparsa di David Bowie, musicista dai mille volti amato in tutto il mondo. Una scomparsa che non ha lasciato un vuoto, quanto piuttosto una scia creativa che sembra non esaurirsi: e così non si contano gli omaggi, le testimonianze, i contributi di fan, registi, artisti e musicisti. L’ultimo è “Bowienext”, un docufilm firmato dalla giornalista Rita Rocca che vedremo questa sera in prima visione assoluta su Rai 5 alle 21.15. 

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Un Bowie “ritrovato”, il suo, con documenti in arrivo da tutto il mondo: ci sono concerti celebri ma anche esibizioni rare e dimenticate, video d’archivio e, preziosissimi, i filmati dei fan. Un lavoro che ricostruisce cinquant’anni di carriera artistica con un’incredibile ascesa, iniziata nella metà degli anni Sessanta, e un percorso variegato tra musica, cinema, incontri e collaborazioni. 

Nel documentario “Bowienext” vedremo video, animazioni, testimonanze di fan e persone che lo hanno incontrato, spettacoli teatrali e tributi inviati da tutto il mondo. Come lo straordinario miniconcerto al Piper di Roma del 25 marzo 1987, recuperato dagli archivi Rai, per il Glass Spider Tour, o l’intervista del 1977 realizzata da Fiorella Gentile per il programma L’altra domenica.

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L’idea di raccogliere i contributi dei fan è stata lanciata nel settembre del 2016 dalla Rocca, grande fan dell’artista inglese: “Bowie è stato da sempre uno stimolo di creatività enorme ed è stato anche un maestro di vita. Ha determinato delle scelte importanti nel vissuto dei suoi seguaci per cui credo proprio che gli si debba questo tributo collettivo internazionale da costruire tutti insieme. È la cosa più bella che possiamo fare per ringraziarlo di ciò che ci ha dato in quasi 50 anni di lavoro, in tutti i campi artistici: da quello musicale, al cinema, al teatro e la pittura. Ci siamo tutti identificati in lui e la sua improvvisa scomparsa ci ha lasciato spiazzati. Sentiamo di dovergli tanto e questo film sarà il nostro tributo d’amore”.

In due anni sono arrivati tantissimi documenti da tutto il mondo: “Cose molto belle e molto professionali – ha sottolineato oggi la regista – superiori anche alle mie aspettative”.

Oltre ai video dei fan, nel film vedremo interviste ai musicisti che hanno lavorato con Bowie come Rick Wakeman, Lindsay Kemp, Earl Slick, Mike Garson, Gail Ann Dorsey e Sterling Campbell, o a personaggi dello spettacolo, come Dario Argento e Sydney Rome, che lo hanno conosciuto. Preziose, inoltre, le testimonianze dei critici musicali Simon Reynolds e Francesco Donadio.

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Lo straordinario viaggio di David Bowie si è concluso solo con la sua morte: ha lavorato al suo venticinquesimo disco in studio, “Blackstar”, nonostante una diagnosi di tumore al fegato. Il disco è stato pubblicato l’8 gennaio 2016 nel giorno del suo compleanno. Due giorni dopo il Duca Bianco è morto in una clinica di New York, e qualcuno ha pensato che “Blackstar” sia stato pensato da subito come un commiato dalla vita.  

“Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un’opera d’arte -ha detto il produttore e suo amico Tony Visconti all’indomani della scomparsa – Ha fatto “Blackstar” per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che sarebbe andata così. Non ero preparato, però. È stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Per ora, possiamo solo piangere”. 

 

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