Jonas Kaufmann, uno dei tenori più celebri della scena d’oggi, in un’intervista a Giuseppina Manin del Corriere della Sera confessa: “Anche io sono stato molestato. Ho detto no”.
Il cantante, intervistato per un “Otello” di Verdi andato in scena a Londra, diretto da Antonio Pappano, per la Dvd Sony, racconta alla giornalista: “Ero agli inizi di carriera, un agente mi offrì un concerto, un’occasione fantastica. Ma in cambio avrei dovuto andare con lui in una sauna… Un baratto molto esplicito. Ho avuto paura, ho detto no. I ricatti sessuali sono orrendi e alla fine non servono. Bisogna avere il coraggio di smascherarli. Anche se ormai è sempre più difficile distinguere tra proposte indecenti e semplici avances”.
Per Kaufmann però si sta esagerando. Riferisce che negli Stati Uniti nessun uomo resta “solo in una stanza con una donna senza telecamera accesa” perché “il rischio di ritrovarsi accusati di molestie è troppo grande”. Si è tornati alla separazione tra i sessi”. E contesta i cambiamenti di finale delle opere nel nome del politicamente corretto: “è censura”. E a proposito degli Usa, la giornalista osserva che ci va poco. Ragioni familiari per stare vicino ai figli, risponde l’artista, ma anche perché “
l’America di Trump mi piace poco. Il mondo non lo può evitare. Ma io sì”.
Il tenore Kaufmann: "Fui molestato anch'io"
Il cantante al Corsera rivela un approccio sgradito da parte di un agente. Ma per lui si esagera: "Siamo tornati alla separazione dei sessi"
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30 Maggio 2018 - 13.20
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