La serata infinita di Sanremo: servono idee. Fiorello mattatore

Baglioni impalato salvo quando canta (duetta con Morandi). I cantanti non stupiscono molto. Il rito non si rinnova, gag già viste. Bravi Michelle e un Favino a sorpresa ma non possono bastare

La serata infinita di Sanremo: servono idee. Fiorello mattatore
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6 Febbraio 2018 - 20.39


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a cura di Stefano Miliani

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Un bilancio della prima serata? Claudio Baglioni come conduttore è troppo rigido e ingessato. Difficile strappargli un sorriso. Era prevedibile. Quando duetta nelle proprie canzoni (come con Fiorello) è a suo agio (ci mancherebbe), altrimenti è impalato. La questione però è il tessuto della serata di Sanremo: i testi degli autori sono per lo più prevedibili, inclusi gli sketch dei finti litigi e dei finti intoppi. Baglioni che definisce le canzoni “coriandoli dell’infinito” e sciorina un pistolotto sulle canzoni è troppo retorico. Gli va dato atto di essere rimasto fedele al proprio dettato: cercare di dare spazio massimo alle canzoni. Ma in una serata così lunga (dalle 20.45 a quasi le 1) colmano solo una parte degli spazi L’assenza di comici bravi e pungenti per paura della par condicio si fa sentire negativamente.

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La prima parte della serata ha avuto un dominatore indiscusso: Fiorello. Incontenibile, spumeggiante, tiene alto il ritmo. Va sul filo della par condicio provando a vedere quanti votano partiti come Pd, 5 Stelle, centro destra. In Rai tremano. Ma i politici sono sgamati: Di Maio apprezza sentirsi dare del “toy boy di Orietta Berti” perché sa che è tutta pubblicità. Regge anche il vero imprevisto: un signore sul palco che vuole parlare con il procuratore. Quando, dopo le 22 passate, Fiorello scompare definitivamente dal radar delle telecamere, la tensione positiva si affloscia. Pierfrancesco Favino si è rivelato un buon conduttore al suo esordio, bravo anche nel reinterpretare a modo suo canzoni storiche. Michelle Hunziker è una garanzia di sorrisi e professionalità quindi il prestito da Mediaset ha portato bene alla Rai. Gianni Morandi buon ospite, non da impennate nel brio, però anche lui garantisce sorrisi e un clima ecumenico.

Confronti con altre edizioni? Piaccia o non piaccia per la sua dichiarata “medietà”, Carlo Conti tiene il timone del palcoscenico televisivo con sicurezza e sa farlo meglio di Baglioni.  Dalle canzoni? Tanta professionalità. Alla prima serata sembra mancare il grande guizzo di genio o quella follia incarnata in passato da Elio e le Storie Tese. Sembrano meno folli, ma vedremo cosa riservano fino a sabato. Ha sorpreso la coppia di ballerini della terza età con Lo Stato Sociale. Gran ballerina, la signora.

 

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Cala il sipario sulla prima serata

La serata è finita intorno alle 1.15, meno male. Si è trascinata troppo.

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La classifica demoscopica in diretta

Nuova formula: la serata si chiude con la classifica demoscopica che rivela già grosso modo dove si collocano gli artisti: fascia rossa (più in basso), gialla (media), blu (nelle posizioni più alte). Ma non è che l’atmosfera si fa troppo eccitante. Come di prammatica, il pubblico rumoreggia sui risultati che comunque potranno essere ribaltati.

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Tabella di marcia in ritardo

Forse sarà stato Fiorello che non si può contenere (e per gli ascolti che garantisce la Rai non ci prova nemmeno a contenerlo), però è un dato di fatto: a mezzanotte e mezzo passata canta Renzo Rubino, mancano ancora Enzo Avitabile e Peppe Servillo e per chiudere le Vibrazioni. Pur senza garantire nulla, Rai1 aveva previsto di finire non molto dopo quest’ora. Il festival va “lungo”.

“A casa tutti bene”. Sul palcoscenico

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Baglioni e Favino con gag di finto intoppo tecnico. Segue pianoforte portato dai tecnici, scambio di battute tra i due, segue il cast di “A casa tutti bene” di Gabriele Muccini con Stefania Sandrelli, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Stefano Accorsi, Claudia Gerini. Cantano “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante. L’interpretazione canora lascia a desiderare.

Michelle sdogana Pierfrancesco: fai tv

Michelle Hunziker sdogana Pierfrancesco Favino: “Fai televisione, basta con il cinema”. Perché procede piuttosto bene. L’attore frena: “Aspetta che arrivi a sabato” e, meno male, fa cenno di no. La showgirl comunque registra che il collega di palcoscenico è spigliato. Lei non lo dice ma la differenza con il “dittatore artistico” (espressione peraltro poco felice) salta agli occhi.

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La serata non finisce mai

Mezzanotte è passata. La serata sembra non finire mai. Non è un bel segnale.

Morandi ospite gradito, ma la gag con Baglioni è risaputa

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Gianni Morandi, super ospite. Baglioni fa il suo mestiere: si unisce al collega in un duetto su un brano per ricordare Bacalov. Poi altra gag che non sorprende. Gianni fa il dispiaciuto perché Claudio lo ha invitato all’ultimo minuto e l’altro risponde che lo dava per certo, dopo parla del suo nuovo album e Baglioni lamenta che il collega di Monghidoro ha invitato tutti tranne lui. Di questi finti malumori se ne vedono a bizzeffe. Segue duetto con Tommaso Paradiso dei Giornalisti. Generazioni che si incrociano.

Red Canzian: violenza, il messaggio deve andare a noi uomini

Red Canzian effettivamente con un brano un po’ più rockettaro (fatti i debiti confronti con i Pooh da cui viene, beninteso) porta un fiore contro la violenza per le donne. Michelle alla fine raccoglie il tema lanciato da lei stessa. Messaggio del cantante: “vale soprattutto per noi uomini, non c’è solo la mamma”.

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Gli Elio: i costumi la cosa più efficace

Gli Elio e le Storie tese vestiti da implausibili principi indiani: i costumi sono la cosa migliore. Hanno fatto canzoni più folli, assurde, perfino sconvenienti.

La diretta di RaiPlay sul web è una pena

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La diretta di RaiPlay sul web è una pena: il sito si ferma di continuo e resta con spesso con i fotogrammi in sospeso. Troppo afflusso? Cosa si aspettavano alla Rai? Dieci clic al minuto appena? Scorre bene quando c’è la pubblicità. Accidenti.

Una sopresa dai cantanti: ballerini in tarda età con gli Stato Sociale

Finalmente una vera sorpresa dai cantanti: il brano degli Stato Sociale è un’infilata di luoghi comuni sul lavoro, però aver una coppia di ballerini alquanto in là con gli anni con una signora agilissima se l’aspettavano sicuramente in pochi.

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Favino cantante-imitatore: se la cava

A Pierfrancesco Favino è consegnato il momento culturale. Prende Leopardi. Inizia a recitare “L’infinito”. Poi canta imitando canzoni e cantanti: Edoardo Vianello, Eros Ramazzotti, Zucchero, Minghi e Mietta, Ricchi e Poveri, Renato Rascel, Loretta Goggi e Lucio Battisti e, infine, Gabbani. Versatile. Un po’ surreale. Abbastanza efficace. Però il “numero” si prolunga. A confermare che le canzoni anche come quantità di tempo occupato non sono il cuore dello show.

Ermal Meta e Fabrizio Moro con grinta

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Il duo, inedito, con la loro canzone sul e contro il terrorismo hanno grinta. Meglio di Mario Biondi, che non regala sorprese.

Hunziker-Favino, il litigio sarà il filo conduttore

Speriamo di non indovinare. Dallo sketch dei due che insieme prima sono tutti sorrisi e complimenti e poi si irritano l’un con l’altro può diventare un tormentone del festival: il litigio. Ne ha parlato la stampa su screzi dietro le quinte (li ha fatti filtrare il festival? Il sospetto è legittimo) e loro, con gli autori dei testi, ci marciano.

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Ornella Vanoni: l’usato sicuro

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico si difende egregiamente, data l’età (83, lo credereste?). Sul fiore di Michelle contro la violenza alle donne: “Questo fiore lo farei mettere agli uomini: sono loro che devono imparare”.

Baglioni se canta si scioglie (solo un po’)

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Baglioni canta “E tu” in duetto con Fiorello e finalmente si scioglie. Un po’, non troppo. Rosario Fiorello anche qui ha più verve. Laura Pausini presente quasi in contumacia, cioè al telefono senza voce per la laringite. E’ sempre Fiorello che si conquista l’applauso più sentito.

Fiorello sfida la par condicio. Resta lui il mattatore
Baglioni annuncia Laura Pausini (che ha la laringite e non ci sarà). Scende le scale del teatro Fiorello. Sul signore che ha fatto irruzione: “Faccio un discorso serio, bisogna risolvere i problemi in questo paese”. Fa un sondaggio: chi voterà Pd? Chi voterà 5Stelle? Chi voterà centrodestra, Berlusconi e company? Chi voterà Liberi e Belli quello dello shampoo, no Liberi e uguali? Chi voterà Lega (no è il centro destra)? Chi vota per altri? Lui trascina Baglioni. È Fiorello il mattatore.

Passano i cantanti, il ricordo di Fiorello resta (che infatti tornerà)

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Il primo quartetto di cantanti e gruppo: tra Annalisa, Ron che interpreta un brano inedito di Lucio Dalla, i The Kolors con tamburi e Max Gazzè. Resta in mente lo show di Fiorello. Lo spettacolo televisivo per ora si mangia le canzoni. Come non voleva il “dittatore artistico” (autodefinizione) Claudio Baglioni.

Favino e Hunziker, primo esame

Pierfrancesco Favino piuttosto disinvolto nel ruolo inedito di co-presentatore tv. A Baglioni: “Sono contento che devi presentarmi”: è una gag sul presunto malinteso. Un’abitudine consolidata, anche a Sanremo. Favino però introduce la “svizzera” Michelle Hunziker che, essendo “elvetica”, è precisissima. Lei dà brio. Davanti alle telecamere – anche quelle sanremesi – è casa propria. Indossa un fiore come simbolo contro la violenza sulle donne.

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Il pistolozzo pro-canzoni di Baglioni
È teso e non lo nasconde. È ingessato. Il pubblico lo osanna. Lui attacca con un pistolotto sulle canzoni “che sono un’arte povera”, che emozionano e compagnia bella, che sono parole e musica. Va bene che da anni le canzoni erano l’ancella povera, però poteva tagliar corto. Ingessato

One-man show di Fiorello: poteva far lui il festival

Lo showman si riserva qualche frecciatina politica. Dopo aver promesso che “domani viene Gentiloni” stuzzica: “Lo scalda pubblico della terza serata sarà Erdogan, è a Roma gli hanno detto che ci sono 1300 giornalisti liberi”. Legge il whatsapp con cui Baglioni lo ha convinto a fare il superospite: “Ciao Rosario , sono il sacrestano della musica italiana. Questa sera potresti essere il mio vero gancio verso il cielo”. E ancora: “Ai vertici Rai: il 4 marzo se vince il toy boy di Orietta Berti si va a casa”. E il riferimento è chiaro: Di Maio. Imita Gianni Morandi, introduce infine dopo una ventina di minuti il direttore artistico Claudio Baglioni. Sta come a casa propria. Si allena per un futuro da direttore artistico del festival?

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Fiorello, finta manfrina ma un uomo irrompe sul palcoscenico

Fiorello apre il festival e irrompe sul palcoscenico facendo la manfrina con Claudio Baglioni fingendo che non era previsto. Il giochetto della finta improvvisata è un po’ stantio. C’è però la sorpresa vera: un uomo sale sul palcoscenico, vuol parlare con il procuratore e non si capisce bene perché. Però se ne va quando lo invitano ad andarsene. Come annota Fiorello, non è più il tempo di minacciava di buttarsi dalla galleria (meno male) come capitò a Baudo. “Sapevo che non ci dovevo venire”.

Ecco la scaletta

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Ci siamo: la 68esima edizione del Festival di Sanremo sta per iniziare, e questa sera canteranno tutti i 20 big in gara: si inizia con Annalisa, poi è il turno di Ron, The Kolors, Max Gazzè, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Mario Biondi, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e Le storie Tese, Giovanni Caccamo, Red Canzian, Luca Barbarossa, Diodato e Roy Paci, Nina Zilli, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo e Le Vibrazioni.

Per quanto riguarda i superospiti, un piccolo inconveniente per Laura Pausini, che ha dovuto rimandare la sua partecipazione prevista per stasera a causa di un problema di salute. Fiorello invece, come annuncia lui stesso in conferenza stampa, sarà sul palco dell’Ariston. Anche Gianni Morandi sarà presente e canterà proprio con Claudio Baglioni e con Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti. 

 

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