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Enzo Avitabile: "A Sanremo per chi fatica alla fine del mese"

Il musicista napoletano in gara con Peppe Servillo pubblica un doppio album con il suo “best of”. Rabbia e razzismo in Italia? "Bisogna risalire alle cause: il disagio, l'esasperazione"

Enzo Avitabile: "A Sanremo per chi fatica alla fine del mese"
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27 Gennaio 2018 - 20.22


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Stefano Miliani

Per Enzo Avitabile, napoletano del mondo, concetti come “razza” e rabbia contro migranti e accoglienza nascono da una esasperazione diffusa di chi fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo dice a Globalist l’artista che canta «E l’Africa mi disse sotto casa mia / L’amore arriverà la neve in Tunisia» in Respirando navigando, canzone inserita nel primo “best of” del musicista 63enne dal 1° marzo, il doppio Pelle differente. L’album comprende 28 canzoni e alcune delle sue collaborazioni in ogni latitudine: il mitico maestro della West Coast David Crosby, Franco Battiato, Francesco Guccini, un pilastro della musica afro e jazz quale Manu Dibango nella magnifica Salvamm’o munno con i Bottari di Portico, Khaled, il cubano Eliades Ochoa, per dire qualcuno pur facendo torto agli altri. L’album si apre con Il coraggio di ogni giorno, il brano con cui il poliedrico musicista partecipa al festival di Sanremo insieme a Peppe Servillo degli Avion Travel, band che vinse (meritatamente) il festival del 2000. Autentico esponente di una world music trascinante e profonda e radicata nel sud Italia, sassofonista, dopo la sarabanda festivaliera il musicista debutta “tra Haydn e Mozart” al Teatro San Carlo di Napoli il 30 e 31 marzo con Tamburo a niro per voce recitante e orchestra, poi firmerà le musiche originali dell’Ultimo Decamerone, riscrittura del drammaturgo Stefano Massimi sempre per il teatro lirico-sinfonico partenopeo.

Avitabile, con Peppe Servillo a Sanremo cantate di coloro che vivono ai margini. Il festival è il regno della canzone d’amore. Come ci incastrate?

Il disco è un omaggio alla mia musica in forma canzone. In questi anni mi sono mosso in più mondi: dalla sinfonica alle opere per il Teatro San Carlo di Napoli, dalla musica per il cinema a quella strettamente cantautoriale, dalla cameristica a quella sacra devozionale; ho suonato con i Bottari, il film di Johnathan Demme (Enzo Avitabile Music Life del 2012, ndr) è stato un happening musicale con i grandi della world music, ho suonato con De Gregori … E allora: facendo un disco dove privilegi la canzone a Sanremo puoi portare avanti la tua forma canzone con un’attenzione straordinaria. Claudio Baglioni ha tutelato fortemente gli artisti, ha creato un’impostazione diversa. Lì fondamentalmente conta il tuo suono e la tua parola e anche se arrivo ventesimo ho già vinto per essere stato scelto fra 370 canzoni. In più la sera del venerdì (quella dei duetti, il 5 febbraio) ricantiamo “Il coraggio di ogni giorno” con Daby Touré. Tutto questo rende il brano un po’ atipico.

Le parole da quel palco arrivano al pubblico o vengono triturate nella macchina festivaliera? Magari dal gossip o dalle polemiche?

A questa domanda non posso rispondere prima, altrimenti farei un errore storico anticipando un’esperienza. Però se fatto con il cuore, credo che arrivi un brano come questo dedicato al vicino di casa, a tutti quelli che lavorano per arrivare fine mese, agli uomini che raccontano la loro vita e la rivendicano partendo da posti come le Vele di Scampia.

Lei ha collaborato con artisti da tutto il mondo.

La mia musica ha il karma dell’incontro: James Brown, Africa Bambaataa, José Feliciano, e potrei continuare molto a lungo.

Appunto. La sua musica si contrappone nei suoni, nelle parole e nelle collaborazioni a quanto avviene in questi tempi in Italia: rigurgiti di neofascismo, un candidato governatore che parla di “razza bianca”, dei giovani che bruciano un pupazzo di Laura Boldrini evocando quindi le donne al rogo.

Sono altre tipi di realtà. La musica va oltre le razze e i colori, non ha razza e colore. Nella musica c’è dialogo, è accoglienza, è una maniera di raccontare la realtà con il proprio orientamento e dovrebbe essere figlia della tolleranze. Poi credo che il rapporto del nostro Paese con l’accoglienza nasca innanzi tutto dalla non chiarezza della realtà politica e sociale. Se gli italiani stanno male si arrabbiano. Ci fosse maggiore attenzione da parte politica ed economica si vedrebbero le cose in maniera diversa. Quando si perde equilibrio? Quando c’è esasperazione e forse gli italiani sono esasperati da una condizione economica e sociale deprimente. Quindi è naturale che vivano con grande tensione. D’altronde si dice “dividi et impera”, il più forte fa litigare i più deboli e dice ammazzatevi a vicenda …

Ma quanto si è palesato con il pupazzo di Laura Boldrini al rogo non è una rabbia pericolosa?

Ho fatto esperienza da buddista per quattro anni, poi sono ridiventato cattolico, e il buddismo mi ha insegnato che esiste la legge di causa ed effetto. Dove c’è esasperazione della nevrosi si creano effetti. Le cause sono il disagio generale, la confusione generale. Il popolo reagisce. Pensiamo alle baby gang: c’è una condizione sociale pessima, è uno stato di vita ridotto a minimi termini, quelle sono gli effetti. Andrei alle responsabilità di chi accetta di governare qussto paese. Sono loro che accettano e scelgono, vengono scelti e hanno deciso di governare. Certe cose protratte nel tempo hanno effetti dannosissimi. E poi qualcuno arriva a giustificare che una razza debba prevalere su un’altra ed è ridicolo. Quando uno non arriva a fine mese e ha quattro figli, è naturale una reazione, non c’è una condizione spirituale e colta per accettare il dialogo. Ecco, “il coraggio di ogni giorno” canta questo.

Come nasce la collaborazione con Servillo?

Non potevo presentarmi a Sanremo senza un assemblaggio mio. Peppe è uno special guest che rilegge il testo a modo suo e il suono diventa parola viva. La commissione sanremese che ha verificato il brano e la proposta con Peppe se ne sarà resa conto: Avitabile si presentava senza un dialogo, da solo? Se pensi a “Black tarantella”, se pensi alla mia musica, pensi a Battiato, de Gregori, David Crosby e a quanti altri?

 

Il sito di Enzo Avitabile

 

 

 

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