Il Friuli Venezia Giulia si è decisamente scatenato nei giorni scorsi, contro il giovane rapper italo-ghanese Justin Owusu: il ragazzo, reo di aver girato il videoclip di ‘Csi’ in un sacrario militare per le vittime della Prima Guerra Mondiale- i cui 100mila corpi lì riposano – ha dunque deciso di scusarsi e placare la polemica. Peraltro, il video è stato girato nella scorsa primavera, e soltanto adesso è balzato misteriosamente agli onori delle cronache innescando, fra le altre, anche la dura reazione del sindaco di Fogliano Redipuglia in provincia di Gorizia, Antonio Calligaris.
“Appena ricevuta questa cosa – ha scritto Calligaris su Facebook, allegando al post un articolo dove si parla del rapper – l’ho girata al Direttore militare del Sacrario e l’ho sentito. Ovviamente le riprese non risultano autorizzate. Il Commissariato Onorcaduti ora valuterà e prenderà i dovuti provvedimenti. Per ora il video è già stato rimosso. Personalmente – aggiunge il primo cittadino commentando la vicenda -provo una grande invidia per la Russia, perché hanno Putin, hanno la Siberia…”.
“Siamo come Comune di Fogliano Redipuglia – continua poi il sindaco in un secondo post – pronti ad affiancare Onorcaduti nelle azioni legali che vorranno intraprendere. Ritengo che in questo caso “parte lesa” non siano solo né Onorcaduti né il Comune ma la stessa “nazione”, che quel Sacrario rappresenta, e che a mio avviso è stata fatta oggetto di vilipendio. Mi aspetto inoltre che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, sappia reagire in modo rigoroso e duro, come deve fare uno Stato civile. Spero altresì che non ci si nasconda dietro risibili scuse come la “libertà di espressione o artistica”, perché questo sarebbe un ulteriore insulto a quei caduti e ai loro parenti. Ricordo che anni fa le “Femen” si filmarono in una cattedrale russa, furono arrestate e condannate a diversi anni di reclusione. Personalmente – ripete ancora una volta il sindaco, evidentemente estimatore del presidente russo – invidio i russi, loro hanno Putin e la Siberia”.
Colpito da una valanga di insulti sui social – ma anche da tanta solidarietà -, il rapper Owusu ha così deciso di rompere il silenzio, di chiedere scusa ai suoi concittadini e di togliersi anche qualche sassolino nella scarpa: “Con questa mia dichiarazione spero di porre fine al polverone mediatico generatosi nei miei confronti, per via di un mio video musicale, perdipiù pubblicatosi oltre 7 mesi fa e salito recentemente agli onori della cronaca perché oggetto di discussione da parte di alcuni utenti del web – ha scritto oggi l’artista italo-ghanese su Facebook -. Per quanto mi concerne, sono stato strumentalizzato con illazioni fasulle, associando la mia musica e la mia persona ad atti di vandalismo e accusandomi di vilipendio. Il mio intento era quello di riprendere alcuni luoghi caratteristici della Regione Friuli Venezia Giulia, ed estrapolarne l’essenza facendoli conoscere oltre confine, senza irridere ed offendere terzi”.
“È palese – denuncia -, come si sia ritenuto opportuno attaccare la mia immagine cercando un vile pretesto pur di sminuire i risultati fin qui ottenuti. Sottolineo il fatto di non essere stato il primo e neanche l’ultimo ad aver ripreso immagini e scattato fotografie al sacrario utilizzando apparecchiature di alta qualità con o senza permesso. Porgo infine le mie più sentite scuse al primo cittadino Antonio Calligaris sindaco di Redipuglia, e a tutti coloro che si sono sentiti offesi, non era mia intenzione. La nostra è semplicemente arte”.