La retrospettiva dedicatagli dalla Cinémathèque Française è stata l’ultima goccia: Polanski è un noto predatore sessuale, le cui accuse di abuso su minore sono state verificate, ma mai fattegli scontare pienamente. Le attiviste di Femen hanno quindi deciso di scendere in piazza, in topless come è spesso loro uso, e manifestare la loro indignazione.
Sull’onda delle ultime settimane infuocate dal caso Weinstein, decine di manifestanti si sono riunite fuori dalla sede parigina e due attiviste del gruppo Femen si sono spogliate fino alla vita per mostrare la scritta ‘Very Important Pedocriminel’.
Il pluripremiato regista polacco naturalizzato francese nel 1977 venne accusato a Los Angeles di “violenza sessuale con l’ausilio di sostanze stupefacenti” ai danni dell’allora 13enne Samantha Geimer. Polanski trascorse all’epoca 42 giorni in carcere ma nel 1978 fuggì in Europa prima che il tribunale pronunciasse la sentenza. Da allora non ha più fatto ritorno negli Usa. Qualche mese fa un’altra donna, identificata solo con il suo nome di battesimo, Robin, ha denunciato di essere stata aggredita sessualmente dal regista di origine polacca nel 1973, quando aveva 16 anni.