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Vasco Rossi, Modena Park da record

Sale la febbre per il concerto per i 40 anni di carriera. Con 220mila paganti sarà un live da record. Il Kom arriverà in elicottero. La scaletta

Vasco Rossi, Modena Park da record
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Francesco Troncarelli Modifica articolo

29 Giugno 2017 - 22.36


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Vasco Rossi sabato festeggerà al Parco Ferrari di Modena i suoi 40 anni di carriera artistica. Un evento unico e irripetibile preparato da mesi e studiato nei dettagli. Dalla location in cui si svolgerà, viene il nome ufficiale dell’evento, Modena Park. Si tratta di un concerto molto atteso, e per il quale la febbre sale sempre di più col passare delle ore che dividono dall’inizio ufficiale del concerto.
E non poteva essere diversamente, perchè il Blasco in questi decenni che hanno accompagnato la sua carriera da aspirante rocker è diventato una rockstar affermata, idolo di generazioni e autore di brani che sono entrati nella storia della nostra musica. Poesie, sensazioni, stati d’animo e racconti di vita, che hanno emozionato e in cui molti si sono ritrovati.
Ha iniziato con “Jenny” nel 77, è arrivato con “Come nelle favole” passando per una “Vita spericolata”. Un percorso che la dice tutta sulla sua crescita professionale e maturazione artistica che lo hanno eletto a furor di popolo il numero uno del rock nostrano.
Vasco al Modena Park con la sua musica e i suoi monologhi con cui intratterrà i fan, sarà trasmesso in diretta in 200 cinema e due Palazzetti (Padova e Genova) per poter permettere a chi non è riuscito a comprare il biglietti di seguire il tutto, in parte sarà visibile anche in televisione, con una diretta condotta da Paolo Bonolis a partire dalle 20,40 su Rai 1, che manderà alcuni momenti dell’esibizione ed interviste a personaggi e amici del Blasco presenti all’avvenimento.
La logistica e l’organizzazione della giornata si annunciano complicate, sono stati venduti 220 mila biglietti, quando la città di Modena conta circa 185 mila abitanti. Il comune per farsi trovare pronto ha chiesto di sospendere gli esami di maturità per un giorno, ha vietato la vendita di bevande in vetro e lattine, sospenderà il trasporto pubblico e ha anticipato i saldi. La città sarà “paralizzata” dalla grande affluenza di persone, Vasco quindi arriverà nell’area riservata all’avvenimento, con un elicottero.
Il live del Komandante viene pubblicizzato come il più grande concerto con pubblico pagante di sempre, per un incasso attorno ai 15 milioni di euro, ed infatti supererà il precedente record raggiunto dalla band norvegese A-ha, che nel 1991 suonarono allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a 198 mila spettatori paganti.
40 anni di rock, 40 anni di storie, 40 anni di vita che avranno la loro apoteosi su un palco largo 150 metri che apparirà come un palazzo di 8 piani rettangolare con la sua scenografia in ferro, gli effetti luce e cinque schermi giganti per oltre 1500 metri quadri e irradierà la musica grazie a 29 torri di ritardo del suono per consentire l’ascolto in ogni punto del parco allo stesso modo, da 5 come da 300 metri.
E su quel mega palco lui con la sua band Vasco, un uomo oltre che artista con le sue debolezze e le sue virtù, i suoi sogni e le sue certezze, le sue sconfitte e le sue vittorie come fino ad ora non si era mai visto e che ha ancora tanta voglia di emozionare e soprattutto di essere “la voce di chi non ha voce”.
Un artista che viene da lontano, che ha iniziato a fare questo mestiere tra mille difficoltà e tanta passione e che è andato avanti come un treno tra qualche fermata non prevista dal percorso e tante accelerazioni che lo hanno fatto arrivare prima di tutti. 40 le canzoni in programma, come gli anni della sua carriera.
Tra i brani candidati alla scaletta, ci sono classici come “Bollicine”, “Ogni volta”, “Splendida giornata”, il suo primo disco “Sally” di cui vennero stampate 2500 copie, l’ultimo successo “Come nelle favole”, “Liberi liberi”, “Gli spari sopra”, “C’è chi dice no”, “Un mondo migliore”, “Vita spericolata”, “Anima fragile” che sarà eseguita insieme a Gaetano Curreri frontman degli Stadio, “Rewind”, Siamo soli”, “Vivere una favola”, un medley rock (con “Delusa”, T’immagini”, “Mi piaci perché”, “Gioca con me”), alcuni recuperi di brani come “”Alibi”, “Ieri ho sgozzato mio figlio”, “Non mi va”, “Blasco Rossi”, ancora “Cosa vuoi da me”, “Ultimo domicilio conosciuto”, sicura la chiusura con “Alba chiara”.

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