Per il cognato Maurice Philips nelle ultime sei notti prima di morire Prince non avrebbe chiuso occhio. “Ero con lui l’ultimo weekend: ha lavorato 154 ore di seguito”, ha detto il marito della sorella del cantante, Tyka Nelson.
Questa la rivelazione, avvenuta dopo il funerale svoltosi sabato in forma privata a Minneapolis. Non è chiaro il motivo della maratona senza sonno nè se Prince avesse assunto sostanze eccitanti.
Negli ultimi giorni “appariva pallido e debole: di certo non era nella sua forma migliore”, ricordano i dipendenti del negozio di dischi Fetus Electric che Principe frequentava a Minneapolis.
Dopo funerali privati, c’è stata la cremazione, ad annunciarlo la sua portavoce, Anna Meacham: “Il corpo di Prince è stato cremato e le sue ceneri riposeranno in un luogo che resterà riservato”, ha scritto in un comunicato. Le cause della morte del cantante restano ancora sconosciute.
Secondo Tmz, il sito di gossip che ha dato per primo la notizia della morte, Prince sei giorni prima della sua morte, aveva ingerito una dose eccessiva di un potente antidolorifico, il Percocet, che di fatto è un oppiaceo.
Intanto continua il pellegrinaggio di fans a Paisley Park, la villa vicino Minneapolis dove Prince viveva e dove è morto tre giorni fa. Sul recinto centinaia di messaggi insieme a cuori e palloncini di colore viola.