Assomusica: una legge quadro per la musica dal vivo non è più rinviabile

Il Presidente Spera invita artisti, uomini delle Istituzioni e della cultura, associazioni e i cittadini, a sottoscrivere l'appello per ridurre il gap tra Italia e Ue.

Assomusica: una legge quadro per la musica dal vivo non è più rinviabile
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13 Aprile 2016 - 12.38


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“Coltiviamo emozioni in un terreno arido, dove leggi ottocentesche non consentono un’adeguata legislazione per lo sviluppo della musica e della creatività. Assomusica si batte da vent’anni per avere una legge sulla musica. Finalmente il Governo ed il Parlamento potrebbero approvare una legge per un settore dalle grandi potenzialità di sviluppo e di internazionalizzazione, tenendo conto delle peculiarità proprie del nostro lavoro. Chiediamo alla politica, agli artisti, al mondo della cultura, a tutte le organizzazioni coinvolte, a tutti i cittadini, di firmare questo appello per una riforma di sistema e per rimettere la musica al centro del dibattito sulle politiche culturali del Paese. Grazie a tutti coloro che con passione lo stanno sottoscrivendo in queste ore e a quanti vorranno sostenere la nostra causa”. Con forza e determinazione, il presidente di Assomusica Vincenzo Spera lancia l’appello per una Legge quadro sulla musica non più rinviabile, che dia agli artisti, agli operatori e alle associazioni, gli strumenti normativi per generare creatività e ricchezza dalla musica popolare contemporanea dal vivo, patrimonio genetico di un Paese come l’Italia.

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Dal tax credit per gli investimenti alla semplificazione dei processi amministrativi, ai finanziamenti agevolati per ammodernare le attrezzature, al riconoscimento della musica quale leva culturale fondamentale per il Paese, alleggerendo anche la pressione fiscale che grava sui luoghi di spettacolo dal vivo per rendere più equa e sostenibile la tassazione di sale teatrali e musicali. Una normativa che disciplini anche la necessità di politiche per internazionalizzare la nostra musica e consentire una sua maggiore penetrazione all’estero.

L’appello contempla in sintesi molte delle tematiche care alla musica dal vivo in Italia: l’esigenza di mettere finalmente al centro di qualsiasi atto legislativo la figura professionale del musicista, con la specificità propria del settore e della sua continua evoluzione. Colonna sonora del nostro Paese, la musica popolare contemporanea dal vivo è una delle espressioni artistiche più apprezzate dal pubblico e sensibili ai grandi cambiamenti del mondo: l’Italia ha un patrimonio ed una tradizione nel settore della musica assolutamente straordinari, che trovano ispirazione nell’industria discografica, musicale e digitale, e nella musica popolare dal vivo in tutte le sue forme. La crescita della produzione musicale non può prescindere da un rapporto facilitato con gli spettatori: favorire, quindi, una legge che garantisca la musica popolare dal vivo e il suo pubblico, razionalizzando e semplificando tutte le norme che gravano sull’organizzazione e la gestione del live.

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Per tutto questo Assomusica chiede al Governo e al Parlamento di dare alla musica popolare dal vivo una legge che ne riconosca dignità e professionalità artistiche nonché un preciso quadro normativo per il settore, con una visione e prospettive che consentano all’Italia di ridurre il gap con i principali partner Europei, collegandola ed adeguandola a quello che è il progetto di Legge Europea per il 2020 – 2027.

Tra i primi firmatari dell’appello, ad oggi, anche Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Antonio Cassano, Gigi D’Alessio, Francesco De Gregori, Sabrina Impacciatore, Mario Lavezzi, Gianni Morandi, Gianluigi Rondi, Carlo Verdone, Massimo Wertmuller e David Zard.
Il testo completo dell’appello è disponibile on line e si può sottoscrivere al seguente link: [url”www.assomusica.org/it/appello”]www.assomusica.org/it/appello.html [/url]

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