Pupi Avati commenta l’assenza di iniziative da parte della città di Bologna per commemorare i quattro anni dalla morte del cantautore.
un errore enorme non aprire al pubblico la casa di Lucio Dalla. Quel luogo è Lucio Dalla.
Non è né apprezzabile nè giustificabile che ci siano delle polemiche che impediscano l’apertura della sua casa-museo. Bologna dovrebbe esserne orgogliosa, non ha senso tenerla chiusa”, aggiunge Avati, parlando di “una sorta di distrazione” della città nei confronti di un artista che non ha mai tradito le sue origini.
Dalla è stato ricordato con una messa nella chiesa di San Domenico, dove c’era il suo padre spirituale. “C’è stata una grande affluenza con il coro e l’orchestra comunale – racconta Avati -, io non sono riuscito ad andare, ma mi hanno detto che c’è stata tantissima gente”, non ci sono state però celebrazioni e commemorazioni di tipo laico, musicali o culturali. L’anno scorso la fondazione intitolata a Dalla aveva aperto la sua casa al pubblico e i biglietti erano andati a ruba. Ma ieri non c’è stato nulla di tutto ciò.