Riassunto delle puntate precedenti. Fiorella Mannoia, artista da sempre impegnata sulla battaglia per i diritti civili e per una giustizia sociale che sappia innervare la democrazia, nei giorni scorsi è stata duramente attaccata da Paolo Romani dell’Huffington Post. Pietro Manigas su Globalist ([LinkNewsB_81474]) ha preso penna a calamaio virtuale ed ha scritto in difesa della libertà di espressione di Fiorella, mettendo l’accento sulla levata di scudi di un estremismo conformista contro ogni voce di dissenso. A seguire ha difeso Imagine di John Lennon dagli attacchi beceri di esponenti di Comunione e liberazione. Anche loro in marcia contro ogni dissenso, presente o passato. (Questo il pezzo: [LinkNewsB_81497]). Adesso Fiorella Mannoia ha spiegato la sua posizione con una puntuale e precisa replica a Romano e ai suoi critici.
di Fiorella Mannoia
Il signor Paolo Romano (giornalista del Huffington Post) e io abbiamo chiarito le nostre posizioni in maniera civile nella sua pagina. Pubblico la mia risposta sotto il suo post risentito per il mio ringraziamento a un giornalista Pietro Manigas che su “Il Globalist” mi aveva difeso.
Potete leggere tutto nella sua pagina.
Premesso che anche il signor Romano ha diritto di esprimere la sua opinione, la pubblico perché è la mia risposta a tutto quello che sta succedendo intorno a questa vicenda.
Onestamente non pensavo di suscitare tanto clamore, ho espresso un’opinione che non rinnego, ma ritengo che le copertine dei giornali meriterebbero ben altre notizie.
Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi giorni difficili.
Caro signor Romano, vedo nelle risposte di questo post, che si sta lamentando degli insulti ricevuti. Benvenuto nel club! Anch’io trovo agghiacciante l’uso dell’insulto e lo vivo costantemente sulla mia pelle. È agghiacciante anche ritrovarsi sulla prima pagina di un “Giornale” tacciata come fiancheggiatrice del terrorismo. E comunque essere accusata di straparlare e di non essere in grado di esprimere un concetto che esuli dalla stretta sfera di competenza a parer mio è una forma di insulto subdola e strisciante. Lungi da me l’idea di volerla insultare, non è mai stato mio costume, ma mi permetta di dirle che il suo articolo trasudava di luoghi comuni e di banalità. Lei dice, riferito a me :” …cosa invece c’entrino le sue parole con il suo mestiere è difficile da capire” Come se il mestiere fosse un deterrente per esprimere opinioni, questa frase sintetizza quello che spesso mi sento dire quando le mie opinioni non coincidono con quelle dei miei detrattori. “Pensa a cantare” mi dicono, come se cantare mi impedisse di pensare. E riporto ancora frasi del suo articolo, lei continua: ” È giusto usare la propria notorietà per straparlare di temi a essa estranei?” Caro signor Romano, tralascio il termine straparlare, (certo non è un insulto ma si avvicina all’offesa) non mi sono estranei il presente e il futuro del mio Paese che sta nelle mani della politica e dell’informazione e mi creda ,sento molto il peso delle mie parole, non ci guadagno niente a espormi in prima persona e metto in conto il rischio che corro ogni volta, rispondendo alla mia coscienza. Lei vorrebbe chiudere la bocca alle persone con visibilità acquisita per meriti artistici, dimenticando quanti artisti nel mondo si sono messi e si mettono ancora oggi in gioco, ma lei vorrebbe che tacessero, pensi che mondo grigio sarebbe!! L’arte ( anche se lei su questo post ironizza sulle mie qualità vocali, me lo lasci dire, che pochezza!!) non è mai stata scollegata dalla politica, dalla realtà che ci circonda. Cantanti, musicisti, pittori, scrittori, registi, attori..il mondo è pieno di artisti che si espongono in prima persona per le battaglie in cui credono. Hanno sempre tutti ragione? Certo che no! Neanche io sicuramente, ma attaccare, come in questo caso, e lei non è l’unico a farlo, una cantante per le opinioni che scrive, suona come un atto intimidatorio. E conclude dicendo che, “per chi ha la visibilità per farlo, un antidoto allo “sproloquismo (!) sarebbe cambiare mestiere e formare un partito politico… Mi scusi, ma questa sì che mi pare una castroneria che mi suscita una grande risata. Le voglio regalare un’ultima banalità, me ne rendo conto: la possibilità di esprimere le proprie opinioni è il fondamento della democrazia, e finché avrò voce è un diritto che intendo continuare a esercitare.