L’ “Orchestra internazionale giovanile dei cento ragazzi”, un gruppo musicale formato da giovani musicisti italiani, austriaci, serbi, sloveni, croati, cechi e macedoni, di età compresa fra i 12 e i 21 anni, ha concluso la sua stagione di “concerti per la pace” con una esibizione a Sirmione del Garda, che è stata seguita da un folto pubblico e particolarmente applaudita.
Il gruppo si è costituito nel corso di quasi cinque anni, con i migliori allievi scelti dai Conservatori e dalle Scuole di musica dei rispettivi Paesi d’origine, e la presenza della bravissima Dora Skapul, diventata primo violino dell’orchestra, ha idealmente aggiunto al gruppo anche il Montenegro.
Il nucleo fondatore dell’orchestra giovanile comprende alcuni studenti dei Conservatori “Giuseppe Verdi” di Milano e “Luca Marenzio” di Brescia, e si è costituito grazie all’impegno organizzativo e al sostegno finanziario dell’Associazione milanese no profit “Gaia Eventi,” alla quale si sono via via affiancate la “Scuola di Musica del Garda” e l’ ”Associazione culturale W.A. Mozart”di Desenzano. Il progetto lombardo ha poi coinvolto alcune Scuole di musica di altri Paesi europei: la “Josip Slavenski” di Belgrado (Serbia), quella di Sankt Gilgen (Austria), la Scuola di Musica“DoReMi” di Bled (Slovenia), seguite, lo scorso anno, dalla Scuola di Musica“Metodi Patče“ di Ohrid (Macedonia), con la recente presenza del Conservatorio di Musica di Teplice (Repubblica Ceca).
Sono giovani nati, cresciuti e formati in Paesi che cento anni fa erano schierati in guerra su fronti opposti. Vivono e studiano in luoghi che nel secolo scorso sono stati testimoni di scontri sanguinosi e degli orrori di due guerre mondiali. Oggi, i “Cento Ragazzi” vogliono condividere ideali comuni di conoscenza, solidarietà e collaborazione artistica, in un contesto costruttivo di apprendimento, dialogo, solidarietà, scambio interculturale e professionale.
A cento anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, i “Cento Ragazzi” hanno eseguito in Italia tre “concerti per la pace” e “per l’Europa della conoscenza, del dialogo e della solidarietà”,e poi due indimenticabili esibizioni nella Sala grande della “Fondazione Kolarac” di Belgrado e nella Sinagoga di Novi Sad, seguiti da altri due concerti autunnali in Slovenia, nella Philarmonja Ljublijana e nella Festivalna Dvorana di Bled.
“Il filo conduttore di questo progetto è la condivisione dei metodi di insegnamento adottati dalle scuole di musica dei diversi Paesi europei e lo sviluppo di rapporti interpersonali e sociali, attraverso il linguaggio universale della musica”, afferma Rita D’Arenzo, presidente dell’orchestra. “Questa iniziativa – aggiunge Sira Miori, già Direttore degli Istituti Italiani di Cultura in Bruxelles e in Belgrado – contribuisce a far conoscere ai giovani dell’Europa di oggi e di domani, i valori fondanti dell’Unione Europea. Promuove la conoscenza, la diversità culturale e la creatività artistica, attraverso momenti di apprendimento, progettazione e lavoro comune, in un contesto di dialogo interculturale, solidarietà e collaborazione che si colloca al di sopra dei confini nazionali”.
Alla conclusione del concerto, la Città di Sirmione ha regalato a tutti una cascata di splendidi fuochi d’artificio che hanno illuminato la baia, dopo una serata di musica, carica di significati. Al termine del percorso italiano dell’orchestra , è seguito il “passaggio del testimone” dall’Italia alla Slovenia. Il percorso sloveno inizierà dopo Natale a Beld, con un seminario sulle rive del pittoresco lago e un concerto previsto per il prossimo 30 dicembre nella Festivalna Dvorana Bled, continuando l’itinerario artistico, formativo ed etico iniziato nell’estate dello scorso anno da Sira Miori.
Fonte: Agenzie