La strage alla redazione di [url”Charlie Hebdo”]http://www.globalist.it/Detail_Reportage?ID=208&Loid=111[/url] è diventata una canzone, “Je suis Charlie” scritta dal rapper italiano Maverick. Il brano è stato composto a poche ore dall’attentato di Parigi “in memoria di chi da sempre difende la libertà di pensiero, parola ed espressione” come Maverick ha scritto per accompagnamento il video, già pubblicato su Youtube. «Il progetto musicale è stato pensato con lo scopo di puntare l’attenzione sul fatto oggettivo accaduto – ha spiegato il rapper – e allo stesso tempo spostarla dal credo religioso degli autori, spero che la canzone esprima bene questo punto di vista».
Ha aggiunto l’artista: «Sono convinto che il rap abbia il dovere di esprimere anche sentimenti di tipo sociale, in quanto è insito nella sua stessa natura. Inoltre l’attentato alla libertà di parola colpisce molto da vicino chi come me fa della libertà di espressione il proprio lavoro e quindi mi sono sentito doppiamente coinvolto. Infine c’è un sentimento di amicizia e solidarietà che mi ha spinto, io ho vissuto per parecchi anni in Francia e tutt’ora ho molti amici là, quindi ‘Je suis Charlie’ l’ho scritta anche per loro».
Il videoclip è stato realizzato con la collaborazione di Paolo Meroni e, a differenza di come si usa fare di solito, Maverick non appare in nessuna sequenza «perché l’obiettivo è quello di dare il maggior risalto possibile al testo e al messaggio della canzone». Il brano è stato anche tradotto in francese da Xavier-Emmanuel Moreau, un utente di youtube che, colpito dalla potenza evocativa delle parole usate da Maverick, ha deciso di farlo conoscere Oltralpe.
