Addio a Mango, fu Roma a battezzare il suo successo

Nella Capitale è scoperto da Patty Pravo e Mia Martini. Nel 1975 arriva dalla sua Basilicata e il suo album, "La mia ragazza è un gran caldo", non passa inosservato.

Addio a Mango, fu Roma a battezzare il suo successo
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9 Dicembre 2014 - 10.13


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di Ste.Mar.

Il mondo della musica dice ‘addio’ a Giuseppe Mango, detto Pino, grande interprete e cantautore per orgiginalità e per l’estraneità aristica agli stereotipi della musica anni Settanta-Ottanta. Fu Roma a battezzare il suo successo, che ne fece uno dei musicisti italiani più conosciuti a livello planetario. Mango è morto ieri a 60 anni, dopo essere stato colpito da infarto nel corso di un concerto.

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Nella Capitale – era il 1975 – è scoperto da due giovani Patty Pravo e Mia Martini. Arrivato dalla sua Basilicata (era nato a Lagonegro, Potenza, nel 1954), nel ’76 incise l’album ‘La mia ragazza è un gran caldo’, che non passò inosservato. Due brani attirarono l’attenzione di Patty Pravo che decise di inserirli nel suo album ‘Tanto’. La consacrazione di Mango avvenne negli anni Ottanta col singolo ‘Oro’ (’84) e poi con la partecipazione al Sanremo ’85, dove portò ‘Il viaggio’. In quell’occasione ottenne il premio della critica, pur senza passare il turno alla finale. Il brano fu inserito nell’album ‘Australia’. L’anno seguente tornò sul palco dell’Ariston con la bellissima ‘Lei verrà’, inserita nell’album ‘Odissea’ e divenuta un altro dei suoi classici.

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