“Insegnare l’italiano a scuola, anche e soprattutto ai giovani stranieri, attraverso i versi bellissimi dei nostri cantautori del Novecento”. Questa la proposta lanciata da Renzo Arbore agli Stati generali della lingua italiana, in corso a Firenze.
“Giro da 25 anni il mondo con la mia Orchestra Italiana”, ha detto Arbore, che ha spiegato di essere “convinto che si debba fare qualcosa per aiutare la diffusione della lingua italiana”. Arbore ha quindi proposto “di fare molta attenzione alla musica popolare italiana, alle canzoni italiane”.
“La lirica va bene, certamente – ha continuato Arbore – il melodramma eccetera, ma la canzone italiana può essere un veicolo straordinario di diffusione, anche solo leggendo i versi meravigliosi dei grandi che hanno fatto la musica nel Novecento, da Francesco De Gregori a Gino Paoli. Sono autentiche poesie, penso a Gaber, De André, Battisti. E’ un po’ come il cibo: propinare agli stranieri innamorati dell’Italia i versi bellissimi dei nostri cantautori del Novecento” ha concluso l’artista.