Se volevano attirare l’attenzione dei media su di loro, i Maroon 5, con il nuovo video di “Animals”, ci sono riusciti. Ma quello che non si sarebbero mai aspettati sono le aspre critiche che sono state rivolte loro da moltissime associazioni americane che ogni giorno tentano di combattere stupri, stalking e violenze sessuali sulle donne.
Nel video infatti Adam Levine, il front man dei Maroon 5, riveste i panni di uno stalking che insegue furtivamente nella notte, coperto da un cappuccio, una bella donna, interpretata da Behati Prinsloo, neo moglie del cantante. La parte più inquietante, secondo i rappresentanti dei diritti delle vittime, non sta però nel fatto che i due alla fine facciano sesso-splatter ricoperti dal sangue: no! A dar fastidio è il lieto fine della breve storia raccontata nella canzone: lo stalker, infatti, ottiene la sua “preda”, perché con questo termine è descritta la donna nel testo della canzone.
In una nota ufficiale i rappresentati dell’oraganizzazione “Rape, Abuse Incest National Network” hanno fatto sapere che “nessuno dovrebbe, nemmeno i personaggi famosi, dovrebbero mai confondere il reato di stalking con il romanticismo”. A questa assocazione fa eco la dichiarazione del “National Sexual Violence Resource center”, secondo il quale Adam Levine tratta la sua stessa compagna, sua moglie, solo come un pezzo di carne.
Maroon 5 – Animals
