Recuperare un terreno a uso comune per realizzare la filiera del pane. È ‘Tutta farina del nostro sacco”, il progetto degli abitanti di San Marco, frazione di Mereto di Tomba in provincia di Udine, per creare occasioni di relazione, formazione, mutua collaborazione e partecipazione attraverso la lavorazione volontaria del terreno di proprietà collettiva. Hanno 5 ettari a disposizione su cui coltivano frumento (ed erba medica a rotazione) che portano a macinare in un antico mulino a pietra di Codroipo. La farina viene poi venduta in parte tramite i Gruppi di acquisto solidale e delle botteghe del commercio equo e in parte data ai forni di Mereto e di Tramonti che ne fanno pane, grissini e biscotti.
“Loro dicono che è un hobby, ma per me è un atto politico”, dice Paolo Castaldi, autore di “Chilometri zero” (BeccoGiallo), un reportage a fumetti attraverso l’Italia dell’economia solidale. “Tutta farina del nostro sacco” è una delle 7 realtà scelte, grazie alla collaborazione con Biorekk, gruppo di acquisto solidale di Padova che quest’anno compie 10 anni ed è stato partner attivo nella realizzazione del libro. Un viaggio attraverso l’Italia da nord a sud per raccontare l’esperienza di chi “ha scelto di rivoluzionare, a modo suo”. Ecco cos’è “Chilometri zero” secondo Paolo Castaldi. E a chi gli chiede chi sono queste persone, dice: “Sono persone consapevoli”. E non è una cosa banale. “Non volevo che passasse l’idea che fossero un’elite di illuminati che guardano gli altri dall’alto – spiega – perché in realtà sono persone estremamente semplici con i problemi che hanno tutti, che devono fare i conti con le bollette, il lavoro e hanno i figli da mandare all’asilo. Ma sono anche persone che hanno fatto una scelta e io sono convinto che fare un Gas o un co-housing sia una rivoluzione, un gesto molto politico”.
Oltre a “Tutta farina del nostro sacco” c’è il condominio Ecosol a Fidenza (Parma). Un’esperienza di co-housing condivisa da 13 famiglie in cui le decisioni vengono prese con il metodo del consenso. “Sul treno verso Milano penso che in fin dei conti Ecosol e tutti gli altri abitanti del co-housing non hanno inventato nulla – scrive Castaldi nel fumetto – Le corti padane dei primi del ‘900 avevano le stesse caratteristiche. Spazi comuni interni ed esterni dove poter condividere le fatiche quotidiane, dove i bambini potevano incontrarsi e giocare assieme e dove ci si aiutava nei momenti di difficoltà”. E poi ci sono le scuole Sip (Sbarchi in piazza) di Torre Cajetani in provincia di Frosinone, un’iniziativa per sensibilizzare studenti, docenti e famiglie alla conoscenza di nuovi modelli di consumo.
E ancora Sos Rosarno di Rosarno (Reggio Calabria), la rete di piccoli produttori artigiani, botteghe e associazioni che mette insieme afro-calabresi e calabresi di nascita per costruire un’alternativa di vita praticabile e una nuova civiltà contadina, la siciliana TerraMatta Lab che mira ad attivare reti locali fra soggetti impegnati a costruire un’economia reale di piccola scala e sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello sociale e ambientale, GenuinaGente che si occupa di produzione e consumo sostenibile nel Parco agricolo Sud Milano e Apprezziamolo, un progetto del Gas Biorekk di Padova vuole creare una relazione diversa tra chi produce e chi acquista. Tra i primi ad aver appoggiato questo progetto c’è Severino, contadino da sempre, che dopo anni di coltivazione intensiva di mais, ha scelto di dedicarsi a un’agricoltura omeodinamica, come la chiama lui, che mescola la biodinamica e l’omeopatia. “Parla con gli asparagi e li ringrazia per il raccolto e chiede il permesso agli alberi del bosco per piantarne uno nuovo – spiega Castaldi – C’è chi ride e lo prende per pazzo, ma non è così. C’è tutta una componente spirituale a cui si può non credere, ma le sue verdure sono buone e apprezzate da tutti”.
“Chilometri zero” non è un libro per addetti ai lavori, anche se sarà possibile acquistarlo attraverso il circuito dei Gruppi di acquisto solidale. “Il progetto è stato in cantiere un paio di anni – racconta Castaldi – Gli editori sono interessati ai temi dell’economia solidale e cercavano un autore che lo fosse quanto loro”. Castaldi lo è, per motivi familiari. “I miei genitori hanno fondato un Gas a Settimo Milanese, il paese dove viviamo e io mi sono avvicinato a queste tematiche da diverso tempo”, continua. Ora la speranza è che vada oltre il ‘giro’ di chi già è avvezzo a concetti come ‘consumo critico’ e ‘gruppo di acquisto solidale’ e che “magari spinga altri a interessarsi di economia solidale e a fare qualcosa”. Per chi ci vuole provare, nel libro si trova anche una sorta di vademecum per creare un gruppo di acquisto solidale in 5 mosse. Oltre al reportage a fumetti, poi, ci sono anche le fotografie delle realtà che Paolo Castaldi ha visitato (con i riferimenti per chi volesse contattarli) e delle persone che ha conosciuto. “Incontrarle, è stato come ritrovare vecchi amici, qualcuno con cui ti senti a casa”. (lp)