I dodici titoli finalisti del Premio Strega 2021: sette scrittrici, cinque scrittori

I libri in gara sono stati presentati dalla presidente del comitato direttivo Melania G.Mazzucco. La cinquina verrà annunciata il 10 giugno, mentre la proclamazione del vincitore sarà l’8 luglio

I dodici titoli finalisti del Premio Strega 2021: sette scrittrici, cinque scrittori
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23 Marzo 2021 - 16.59


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Il Premio Strega, finanziato dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega con il contributo di Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BEPER Banca e con IBS.it in veste di sponsor tecnico – ha appena annunciato la selezione della dozzina dell’edizione del Premio Strega 2021.

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Sono stati selezionati dodici titoli, tra i 62 proposti, che concorreranno alla LXXV edizione del Premio Strega. La cinquina verrà votata il 10 giugno, mentre il vincitore sarà proclamato l’8 luglio. Nel mese di giugno i candidati, rispettivamente 7 autrici e 5 autori, parteciperanno a festival e manifestazioni culturali in tutta Italia nel rispetto dei protocolli anti-Covid previsti dalle normative vigenti.

Ecco i libri scelti:

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  • Andrea Bajani, Il libro delle case(Feltrinelli) – proposto da Concita De Gregorio;
  • Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo) – proposto da Furio Colombo;
  • Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita(Ponte alle Grazie) – proposto da Franco Buffoni;
  • Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce(Bompiani) – proposto da Giuseppe Montesano;
  • Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza(Mondadori) – proposto da Sandro Veronesi;
  • Donatella di Pietrantonio, Borgo Sud(Einaudi) – proposto da Nadia Fusini;
  • Lisa Ginzburg, Cara pace(Ponte alle Grazie) – proposto da Nadia Terranova;
  • Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio) – proposto da Pietro Gibellini;
  • Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa) – proposto da Elena Stancanelli;
  • Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza) – proposto da Francesco Piccolo;
  • Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd) – proposto da Daniele Mencarelli;
  • Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM) – proposto da Maria Pia Ammirati.

Quest’anno alcune case editrici non parteciperanno: come Rizzoli, perché il suo unico candidato Claudio Panzavolta (Al passato si torna da lontano, sponsor Enrico Deaglio) non rientra fra i finalisti. Gli altri editori che non gareggeranno sono: Fazi (Il grande me di Anna Giurickovic Dato) ed e/o (Dopo la pioggia di Chiara Mezzalama). 

La lettura dei libri in gara, così come la valutazione, è affidata ad una giuria composta da 660 aventi diritto. I voti degli Amici della domenica saranno accompagnati dai giudizi di studiosi, traduttori e appassionati della lingua e letteratura italiana, selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, lettori assidui scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma. 

Inoltre, i titoli in gara, ad eccezione del romanzo “Le ripetizioni” di Giulio Mozzi (Marisilio) ritenuto dal Comitato direttivo inadeguato per un pubblico giovanile, parteciperanno all’ottava edizione del Premio Strega Giovani e verranno letti e votati da una giuria di 600 studenti provenienti da scuole secondarie superiori in Italia e all’estero.

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La selezione della dozzina è stata operata dal Comitato direttivo del premio, composto da: Pietro Abate, Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine. La presidente del Comitato direttivo, Melania G.Mazzucco, riferendosi ai titoli proposti, afferma: “Abbiamo notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo di intreccio e di genere. Le autrici e gli autori prescelti rappresentano più generazioni, con un’escursione anagrafica agli estremi di ben sessantatré anni. Nella maggioranza però sono nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece di microstorie intime”.

“Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate – spiega Mazzucco – Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio. Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale”.

La LXXV edizione del Premio Strega è accompagnata dall’immagine realizzata da Lorenzo Mattotti, disegnatore italiano tra i più stimati a livello internazionale. Mattotti descrive l’immagine in questi termini: “Una danza selvaggia, un rituale augurale, un sabba moderno fatto da Streghe contemporanee che si battono per i loro diritti e per la loro condizione. Un manifesto dinamico e colorato che vuol celebrare con una ventata d’aria fresca i 75 anni del Premio Strega”.

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