Il parroco di Porto Empedocle: "Camilleri e la religione non vanno d'accordo, ma è legato a S. Calogero"

Don Leopoldo Argento: "lui ha un'idea più terrena del paradiso, ma per san Calogero prova molto affetto, più che fede. É il suo legame con questa terra"

Il parroco di Porto Empedocle: "Camilleri e la religione non vanno d'accordo, ma è legato a S. Calogero"
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21 Giugno 2019 - 11.19


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Sono ormai quattro giorni che Andrea Camilleri è ricoverato al Santo Spirito di Roma a causa di un arresto cardiaco. In questi giorni, i messaggi di affetto per lo scrittore sono stati migliaia ed è toccato anche al suo paese natale, Porto Empedocle  in provincia di Agrigento. 
Don Leopoldo Argento, parroco della cittadina, ha incontrato l’ultima volta Camilleri nel 2017 e ha raccontato un aspetto poco noto del creatore del Commissario Montalbano: “nonostante lui abbia una concezione più ‘terrestre’ del Paradiso, mi ha parlato della sua fede per San Calogero. Più che fede, mi è sembrato un vero e proprio affetto, penso sia un suo legame con questa terra, con la città di Porto Empedocle. Mi raccontò un aneddoto: quando è nato, il 6 settembre del 1925, la sua levatrice lo portò fuori alla finestra, mentre passava una processione per San Calogero. Nonostante lui non abbia un rapporto idilliaco con la Chiesa, per San Calogero nutre un grande affetto”. 
I ‘marinisi’, ossia gli empedoclini in dialetto siciliano, di Camilleri hanno un ricordo commosso: “lui è di qui, è uno di noi. Il dialetto di Montalbano è quello nostro, le strade di Vigata sono queste strade”.

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