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Camilleri: "questo governo mi disgusta" e Salvini lo sbeffeggia: "scrivi che ti passa"

Lo scrittore in un'intervista a Radio Capital ha espresso tutta la sua preoccupazione per il governo giallo-verde

Camilleri: "questo governo mi disgusta" e Salvini lo sbeffeggia: "scrivi che ti passa"
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12 Giugno 2019 - 17.01


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Ne ha per tutti lo scrittore Andrea Camilleri: intervistato a Radio Capital, il papà di Montalbano – oltre a rivelare di avere in serbo un nuovo romanzo del commissario di Vigata – ha espresso tutto il suo disgusto per il governo e per la situazione italiana: Mi dispiace essere pessimista, ma il Paese sta peggiorando in tutto: nel linguaggio, nel modo di rapportarci gli uni con gli altri, nell’assurda aggressività. Siamo peggiorati come carattere. Non mi riconosco più in tante cose”, dice, “La politica dà un cattivissimo esempio e il 90% dei cittadini ci guazza. Quando raggiungono queste cifre, vicine al 40%… non hanno fatto altro che far venire fuori dal tombino la nostra personale fogna. È lì sopita ma c’è qualcuno che lo fa venir fuori”.
A 35 anni dalla morte di Enrico Berlinguer, Camilleri nota come con lo storico segretario del Pci “è morta la politica italiana. Quella che vediamo oggi non è politica ma l’arte di arrangiarsi”. La critica dello scrittore colpisce tutti, a partire dalla sinistra: “La rinascita non nasce come un fungo: è preparata da anni di paziente lavoro. E io non vedo un’idea di rinascita, se non la volontà di eliminare le troppe correnti nel Pd e mantenere qualche piccola posizione. È troppo poco. L’abolizione delle sezioni secondo me è stato un errore gravissimo, lì si andava a discutere, c’era il contatto fra il partito e la gente. Oggi qual è il contatto? Le apparizioni del segretario in televisione? Non basta”.
Parlando dei 5 stelle, non nasconde di essergli stato “grato, perché hanno incanalato il malumore, e questa la trovai una cosa molto seria dal punto di vista sociale. Ma dal punto di vista politico sono nessuno. Quando sono passati dall’opposizione al governo si sono appiattiti. Mai avrei pensato che avrebbero fatto come i vecchi partiti sul processo a Salvini. Nei primi anni dei 5 stelle sarebbe stato impossibile anche solo pensarla una cosa del genere. Sono bastati pochi anni perché si adeguassero”. Il leader leghista, invece, domina. E sventola simboli religiosi in piazza: “Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito”, attacca Camilleri, “È chiaro che tutto questo è strumentale. Fa parte della sua volgarità. Il Papa, che sa quello che fa, non impugna il rosario, non ne ha bisogno, sa che offenderebbe profondamente i santi. Più passano i giorni, più gli interventi di Papa Francesco si fanno incisivi e precisi. È l’unico grosso uomo politico che esista oggi al mondo. Certo non è paragonabile a Trump…”. Questo non è più tempo di buoni rapporti con l’altro? “Io ho buoni rapporti. Dicono che l’altro è diverso da noi… ma in che cosa? Perché è uno straccione? Se fosse ricco, lo accetteremmo”, ragiona, “I migranti hanno la colpa di essere poveri. Ma cosa c’è dietro questa gente? C’è una grande voglia di vivere. Mi sono commosso con quel bambino che aveva cucito la pagella nella giacca. Pensi al valore che viene dato alla pagella. L’aspirazione di questa gente non è solo salvarsi la pelle, l’aspirazione di questa gente è anche un ideale che noi abbiamo perso”.
Di ‘Il cuoco dell’Alcyon’, suo ultimo romanzo edito da Sellerio, Camilleri spiega che, in realtà, doveva essere un film: “Dall’America avevano preso contatti con la Palomar perché volevano fare un film americano di Montalbano, e volevano che scrivessi un soggetto. Il fim però non si fece più e quindi l’ho trasformato nel nuovo romanzo. Risente della sua radice cinematografica, l’avevo spostato più sul piano dell’americanata”. E in cantiere c’è già il prossimo episodio di Montalbano: “È già in cottura. È la storia di due fratelli che si odiano e uno escogita un modo spaventoso per vendicarsi”.
All’intervista di Camilleri sono poi seguite le beffe di Matteo Salvini, che con la solita strafottenza che lo contraddistingue ha risposto: “Ho letto che Camilleri ha detto che lo faccio vomitare. Mi dispiace perchè a me il Commissario Montalbano invece piace. Che posso dire? Camilleri, scrivi che ti passa….”. Così Matteo Salvini ha risposto alle critiche ricevute oggi dal noto scrittore siciliano.
“Da parte mia – ha aggiunto – posso solo dire che non mi fermo e continuo a lavorare e, nel mio piccolo, a credere”.

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