Non accenna a fermarsi la bufera scatenata dallo scandalo “Sexgate” che ha rovinato Harvey Weinstein e che ha investito, come riportano il sito HK01 e i media Usa, anche uno dei suoi più stretti collaboratori. Si tratta di Bey Logan, ex vice presidente per l’Asia della Weinstein Company, accusato di cattiva condotta sessuale da almeno sette donne.
Logan, appassionato di arti marziali di origine britannica, ha lavorato in Asia (dove si è trasferito negli anni Novanta) dal 2005 al 2009. Spesso ha accompagnato il produttore nelle sue visite a Hong Kong, Pechino e altre città asiatiche. Secondo le accuse delle sette donne – tra cui c’è anche l’attrice cinese-indonesiana Sable Yu – avrebbe regolarmente molestato sessualmente le attrici sul set e in almeno un caso avrebbe mandato una di loro nella camera di albergo di Weinstein.
Yu, come riportato da Variety, ha detto che Logan sul set l’ha fatta spogliare in mutande ogni giorno per poterla ispezionare. E un’altra volta ha estratto il suo organo sessuale davanti a lei cercando di farsi toccare. Logan ha negato qualsiasi «illecito penale» ma ha ammesso di aver commesso «errori» causati da un «atteggiamento troppo spensierato sugli incontri fisici con le donne».