Una storia di violenza sessuale e una denuncia che è sempre rimasta chiusa in un cassetto. Il protagonista era Sylvester Stallone e la vittima una sua giovane fan di 16 anni, costretta dall’attore ad avere un rapporto sessuale a tre, coinvolgendo anche la guardia del corpo Michael “Mike” De Luca (successivamente morto a Los Angeles nel 2003). I fatti avvennero nell’ex hotel Las Vegas Hilton nel luglio del 1986, dove Stallone stava girando un film.
Dopo i fatti la ragazza, svolvolta, dopo essersi confidata con un amico aveva deciso di rivolgersi alla polizia e, piangendo a dirotto (come risulta dalle carte) aveva raccontato la sua storia: ossia una fan invaghita del suo idolo, che lo aveva seguito nella sua camera d’albergo dove poi si era trovata costretta a subire un rapporto a tre.
Aveva raccontato la ragazzina alla polizia: “quando Stallone ha fatto entrare la guardia del corpo mi sono sentita molto a disagio. Ma purtroppo non avevo scelta”.
Fu così che la sedicenne (Stallone sapeva che fosse minorenne) venne brutalizzata. Nel rapporto della polizia sono stati riportati tutti i dettagli (che non riferiamo) che sono particolarmente miserevoli, soprattutto perché Stallone e De Luca erano consapevoli che si trattava di un’adolescente.
Nel rapporto di polizia trovato dal Daily Mail, non è riportato il nome della vittima ma c’è scritto che la ragazza aveva deciso di denunciare l’accaduto perché si era sentita umiliata e piena di vergogna.
Inoltre era molto spaventata: quando si stava rivestendo per andare via Stallone, ridendo di lei, le disse che lui e il body guard erano sposati e quindi non avrebbe dovuto dire nulla a nessuno di ciò che era accaduto. Altrimenti avrebbe passato i guai.
Ma la ragazza denunciò tutto. Correva l’anno 1986. Quel rapporto non ha avuto conseguenze.
La denuncia
