Poco tempo dopo il riconoscimento del suo lavoro con il premio Turio Copello, il 28 ottobre, l’artista Renzo Calgari si è spento per ictus, lasciandoci senza uno dei padri della nostra fumettistica migliore.
Renzo Calegari è morto alle 8:30 del 5 novembre all’ospedale San Martino di Genova. La notizia è stata comunicata dall’ospedale che ha reso noto che l’artista, scomparso all’età di 84 anni, era stato ricoverato nei giorni scorsi in seguito a un ictus che l’ha colpito mentre si trovava nella sua casa di Sori (Genova).
Renzo Calegari è stato uno dei fumettisti e autori più apprezzati in Italia. Insieme con Gino D’Antonio aveva creato la “Storia del West”, che tra l’altro l’editore Sergio Bonelli intende ripubblicare per i 50 anni della famosa saga. Calegari era nato il 5 settembre 1933, nella delegazione genovese di Bolzaneto. In giovane età aveva lasciato gli studi di ragioneria per trasferirsi a Milano e intraprendere la carriera di disegnatore. Dal 1955 collabora con lo studio di Rinaldo Dami, per il quale disegna le serie bonelliane “El Kid” e de “I tre Bill”. Poi conosce Gianluigi Bonelli con il quale realizza “Big Davy” per le Edizioni Araldo. Nel 1967, insieme ad altri autori, contribuisce a “Storia del West”, lunga saga sulla famiglia MacDonald all’epoca dei coloni statunitensi.
Alla fine degli anni Sessanta, segue i movimenti studenteschi per poi ritornare al mondo del fumetto sulla testata Skorpio della Eura Editoriale, per la quale illustra la miniserie “Welcome to Springville”, scritta da Giancarlo Berardi. Le sue collaborazioni arrivano poi a Orient Express e a Il Giornalino, settimanale della San Paolo per cui realizza le serie “Boone” e “Gente di frontiera”. Il suo talento lo riporta alla Bonelli Editore per disegnare il celebre “Tex” nella storia “La ballata di Zeke Colter” scritta da Claudio Nizzi e che appare sull’Almanacco del West nel 1994. Fra i suoi ultimi lavori si ricordano “Bandidos!”, sulla collana One Shot, pubblicato nell’estate 2007 ancora insieme allo sceneggiatore D’Antonio. Nel 2012 riprende “Accadde sull’Orient Express”, un lavoro cominciato anni prima che era uscito parzialmente a puntate su una rivista di fumetti. L’ultimo premio lo aveva ritirato il 28 ottobre quando la Società Economica di Chiavari gli ha consegnato il “Turio Copello”.