Le misure delle Miss Perù? 2.202 femminicidi e il 65% di donne aggredite dal partner

Le miss Perù si sono rifiutate di dare le loro misure, riportando piuttosto le cifre del femminicidio nel loro paese.

Le misure delle Miss Perù? 2.202 femminicidi e il 65% di donne aggredite dal partner
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2 Novembre 2017 - 10.12


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Il femminicidio non riguarda solo noi purtroppo, e non ha quindi le misure di una battaglia nazionale, ma universale: le ragazze peruviane lo sanno bene, costrette come sono a vivere una realtà in cui le donne, come spesso avviene da noi, vengono trattate come un bersaglio preferenziale e uccise senza troppi scrupoli.

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Durante la sfilata di presentazione, le reginette di bellezza hanno lanciato un messaggio contro la violenza sulle donne. Anzichè i propri centimetri, hanno comunicato i dati sugli abusi e alla loro campagna si sono uniti anche gli organizzatori del concorso
“Le mie misure sono: 2.202 casi di femminicidio registrati negli ultimi nove anni nel mio Paese”. Camila Canicoba, aspirante Miss Perù 2018, è la prima a presentarsi sul palco della finale a Lima. Lo fa scegliendo di non far sapere al mondo quale sia la circonferenza della sua vita o del suo seno. Ma quante sono le donne che sono state uccise in Perù dal 2008 a oggi. E non è l’unica. Lo fanno tutte, sfilando in passerella per il tradizionale momento in cui le reginette di bellezza comunicano i propri centimetri al pubblico.
Le 23 miss, una dopo l’altra, guardano la telecamera e presentano un dato: “Le mie misure sono: l’81 per cento degli aggressori delle piccole sotto i cinque anni sono persone vicine alla famiglia” oppure “Il 65 per cento delle donne all’università vengono assalite dal loro partner”. La vincitrice del concorso di quest’anno è Romina Lozano e le sue misure sono: “3.114 donne vittime di tratta fino al 2014”.
Le autorità peruviane quest’anno hanno registrato più di 6 mila casi di violenza sessuale. Sono 17 casi al giorno, di cui la metà sono stupri. La metà delle vittime sono minorenni. Secondo le cifre del governo, nel primo semestre del 2017 nel Paese ci sono stati 59 femminicidi.
Oltre alle concorrenti, anche gli organizzatori hanno voluto unirsi al messaggio contro la violenza sulle donne. Durante la sfilata in costume da bagno, sono stati mostrati sugli schermi del palco ritagli di giornali relativi a casi di femmicidi e abusi contro le donne. “Le donne se vogliono possono uscire di casa nude. Nude. È una decisione personale”, ha detto una delle organizzatrici, Jessica Newton, al sito Buzzfeed News. “Se vado in giro in costume da bagno ho la stessa dignità di chi indossa un vestito da sera”. “Chi non denuncia e chi non fa qualcosa per fermare tutto questo – ha aggiunto – è complice”.

 

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