Emma Watson è da anni impegnata attivamente in iniziative femministe e nella lotta per la difesa dei diritti delle donne. Nei giorni scorsi è stata attaccata per aver posato a seno nudo per la rivista Vanity Fair: “Non riesco a capire perché il mio femminismo dovrebbe stonare con il mio seno scoperto”.
Nel corso di un’intervista con Reuters, la Watson, che è anche pioniera delladella campagna #HeForShe, ha definito così il femminismo: “Questo mi conferma quante idee sbagliate e incomprensioni sono alla base del femminismo. Femminismo significa dare alla donna la possibilità di scegliere. Il femminismo non è un bastone con cui bacchettare altre donne. Si tratta di libertà, si tratta di liberazione, si tratta di uguaglianza. Davvero non capisco cosa il mio seno abbia a che fare con questo.“
E’ davvero assurdo che ancora oggi la donna che mostra il suo corpo sia etichettata come una poco di buono, una donna facile, un po’ sciocca e superficiale. E’assurdo ancora di più che a pesarlo siano certe femministe. Come dice bene l’attrice il femminismo si batte per la libertà di scelta: di spogliarsi o vestirsi, cioè di mostrarsi come la sola donna vuole non come vuole il pubblico maschile o una fetta di società bigotta e puritana.
Non c’è nulla di osceno o di sconveniente nel mostrare un seno. Sembra di vivere ancora nel medioevo quando il corpo della donna era percepito come la “tentazione” il “peccato”, satana che andava sconfitto.
Quando ci liberemo da queste gabbie mentali?
Un post condiviso da Vanity Fair (@vanityfair) in data: 28 Feb 2017 alle ore 10:02 PST