Una notte, all’improvviso, si è svegliata e ha chiamato per nome l’infermiera di turno. Ora risponde alle domande e canta: canzoni di Massimo Ranieri e Baglioni.
E’una domma che si è risvegliata dallo stato vegetativo dopo quasi quattro anni, chiedendo dei figli. Rosalba Giusti, palermitana, 68 anni – come racconta oggi Repubblica di Palermo – ha passato gli ultimi 45 mesi della sua vita in coma all’ospedale per neurolesi Bonino Pulejo di Messina, dopo un intervento disperato per la rottura di un aneurisma al cervello subito all’ospedale Civico di Palermo. La specialista che ha seguito il caso dice: “Mai visto un risveglio così in 25 anni di attività”. Uno dei più noti neurochirurghi italiani, Renato Scienza, conferma: “Un caso eccezionale che interroga il mondo scientifico”. Ora i figli lanciano un appello alle istituzioni: “Trovate un centro più vicino per nostra madre”. Ma in Sicilia c’è solo un centro pubblico specializzato, quello di Messina, e un reparto Risvegli all’ospedale Giglio di Cefalù. Il resto è appaltato ai privati, alla fondazione Maugeri in particolare.
Alcune Asp, come quella di Trapani, si stanno attrezzando con convenzioni con i medici dell’istituto Bonino Pulejo. Ma all’Asp di Palermo, dove sorge il centro Villa delle Ginestre per pazienti con lesioni spinali, costato un fiume di fondi pubblici, non sono ancora attrezzati per curare i pazienti con lesioni cerebrali. E le famiglie sono costrette a lunghi e costosi pellegrinaggi. L’assessore: “Ho chiesto l’autorizzazione al ministero per creare una rete di strutture per questi pazienti”.Una struttura adatta e che potrebbe venire incontro alle esigenze di percorso della donna, è il Sana Lucia di Roma, sull’Aredeatina, struttura d’eccellenza che tante volte ha rischiato di chiudere.