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Bruce Jenner è il prototipo dell’eroe americano: medaglia d’oro alle Olimpiadi di Montreal nel 1976 in una categoria (il Decathlon) che era da sempre appannaggio dei sovietici, icona dei reality, amante e pilota di aerei, elicotteri, macchine da corsa, campione di golf, tre mogli, padre di dieci figli e nonno di sei, villa da 3,5 milioni a Malibu… L’incarnazione del sogno americano. Adesso il sessantacinquenne Bruce sta diventando un incubo per l’America benpensante, perché ha deciso di cambiare sesso. Veramente è da un paio di anni che molti giornali di gossip mettevano in risalto alcune suoi vezzi, come orecchini di diamante e smalto sulle unghie, accanto ad una chioma molto femminile di lunghi capelli, ma Jenner ha deciso di fare coming out dinanzi ad una platea di diversi milioni di spettatori nel corso di una lunga intervista televisiva con la giornalista della ABC Diane Sawyer. Alle domande della giornalista Bruce, tra le lacrime, ha detto: ‘For all intents and purposes, I am a woman.’ Aggiungendo che la sua parte maschile è sempre stata una menzogna, e che da quel momento la sua parte femminile avrebbe preso definitivamente il posto di quella maschile, che è stato costretto a indossare per quasi tutta la vita.
Insomma uno shock non tanto per la nazione, che magari ne ha viste di peggio, ma sicuramente per la platea televisiva, visto che la sua vita privata da più di sette anni anni è sotto i riflettori di un reality dedicato interamente alla sua famiglia, Keeping Up with the Kardashian, dal nome della sua seconda moglie (in Italia Al passo con i Kardashian) di cui lui è il ‘patriarca’ e che in sette anni è arrivata alla nona stagione ed a 130 episodi. Intanto l’emittente promette che nell’ultima puntata di questa stagione che andrà in onda (su E!) a fine maggio, Bruce farà la rivelazione all’interno del suo programma. Per proseguire da luglio, sempre su E! con un programma tutto suo incentrato sulla sua trasformazione. Un lancio in piena regola che sicuramente sarà seguito da milioni di spettatori. Sta per nascere una nuova icona transgender, oppure stiamo assistendo allo sfruttamento mediatico di una notizia all’origine molto delicata e che se gestita in modo scandalistico può generare solo morbosa disinformazione? Oppure anche per gli eroi è arrivato il momento di gettare la maschera? A giudicare dai commenti Jenner viene salutato come doppiamente eroe, per aver vinto le olimpiadi di Montreal e per aver avuto il coraggio di essere se stesso fino in fondo. Ma mai senza tv.