Gino Paoli si autosospende dalla Siae. Il suo legale: «Chiariremo»

Il cantante sarà sentito dal procuratore aggiunto Nicola Piacente il 2 marzo. L'avvocato di Paoli: voleva dimettersi dalla Siae, ma chiarirà la sua posizione.

Gino Paoli si autosospende dalla Siae. Il suo legale: «Chiariremo»
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20 Febbraio 2015 - 15.47


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Gino Paoli si è autosospeso dalla presidenza della Siae. Il cantante e presidente della Società italiana degli autori ed editori è indagato per aver evaso, secondo l’accusa, 800mila euro, trasferendo in un conto in Svizzera 2 milioni di euro. Attraverso il suo legale, Andrea Vernazza, ha fatto sapere di essere dispiaciuto per tutta la vicenda e cheha intenzioni di dimettersi.

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«Chiariremo tutto. L’accusa è infondata», ha spiegato l’avvocato di Gino Paoli. «Mi ha detto che voleva dimettersi dalla presidenza della Siae. Gli ho consigliato di sospendersi in attesa di chiarire tutto», ha continuato il legale, aggiungendo che il cantautore «è dispiaciuto per questa cosa, per l’immagine che ne esce fuori. Ma lui non ha commesso alcun reato».

Paoli sarà interrogato il 2 marzo 2015. Il cantante, 80 anni, sarà sentito daldal procuratore aggiunto Nicola Piacente, che coordina le indagini della Guardia di finanza, il 2 marzo 2015. L’avvocato di Paoli ha precisato che «il cantante aveva contattato il commercialista Andrea Vallebuona per riportare i soldi in Italia, quindi per rientrare nella legalità. Non per portarli in Svizzera. Resta comunque da dimostrare che quei soldi siano stati portati nel 2008». Nel frattempo le Fiamme Gialle stanno proseguendo negli accertamenti, sequestrando materiale cartaceo nella sede delle tre società che farebbero capo a Paoli (la Edizioni musicali senza fine, la Grande Lontra e la Sansa). Nulla, invece, è stato portato via dall’abitazione privata del cantante, che si trova a Genova Nervi.

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