“Sarebbe considerato un crimine modificare passi di Balanchine o Fokine, eppure con Petipa è la norma” ha commentato oggi a Milano il coreografo russo Alexei Ratmansky. Alla Scala torna dal 30 giugno il balletto classico di Petipa e Ivanov sulle note di Cajkovskij “Il lago dei cigni”.
Aboliti salti, spaccate e abbellimenti assenti nell’originale, anche costumi e scene di Jerome Kaplan si ispirano alla prima del 1895: tra capigliature morbide e tutù a campana, spicca il personaggio di Odile che non sarà un cigno nero. Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko sono la prima coppia principale in un cast senza étoile ospiti: “Bisogna dare una chance ai nostri”, ha spiegato il direttore della compagnia Mauro Bigonzetti.