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Il cinema 'sconosciuto' di Raimondo Vianello: tutto in un docu-film

Sarà proiettato domenica al Mic di Milano a 8 anni dalla scomparsa dell'attore

Il cinema 'sconosciuto' di Raimondo Vianello: tutto in un docu-film
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13 Aprile 2018 - 16.45


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Nella sua lunga e poliedrica carriera di artista Raimondo Vianello è famoso soprattutto per i suoi numerosi successi televisivi. E’ invece meno conosciuto il suo impegno cinematografico che pure vanta numeri di tutto rispetto: 80 film fra il ’46 e il ’68 con il suo debutto sul set praticamente sconosciuto.
A colmare questa lacuna è il docu-film Cine-Vianello, realizzato dall’attore e storico del cinema Franco Longobardi, che verrà proposto a Milano al Mic, il Museo interattivo cinematografico, domenica prossima, a otto anni precisi dalla scomparsa dell’attore.
Realizzato per la Fondazione cineteca italiana, in 75 minuti si tratteggia il divertente e irriverente itinerario sul set di Raimondo Vianello. A partire dal capitolo iniziale Il debutto dove si scopre che I due orfanelli del ’47 con Totò non fu il suo esordio davanti alla macchina da presa come viene creduto. Questo avvenne, invece, l’anno prima in Partenza ore 7, con Alberto Rabagliati e Carlo Campanini, dove Vianello, che non fu accreditato nei titoli di testa, assistendo alla rivista teatrale dei due assunse il ruolo di antipatico ripetendo più volte “a me Campanini non è piaciuto”.
In un altro capitolo, Le accoppiate, si ripercorrono invece le famose coppie che costituì in tante pellicole con Totò, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Lando Buzzanca e l’immancabile compagna di vita Sandra Mondaini. Il docu-film propone anche le scene che lo stesso Vianello amava di più nel ricordo di Longobardi che lavorò con lui sette anni in Casa Vianello nel ruolo del vicino di casa, l’avvocato Pozzi.
Nella sezione Vianello tante voci c’è poi un’altra ‘chicca’: nel film Il giorno più corto con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ha il ruolo di un comandante tedesco ma, pur avendo studiato la lingua per poter dire le battute in modo corretto, con sua sorpresa si accorse di essere stato doppiato da Bruno Persa. In un’altra pellicola imita Tognazzi, ma poi viene comunque doppiato dal grande Ugo.

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