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Italiani a Cannes: Garrone e Rohrwacher in gara, Golino al Certain

Presentato il 71esimo Festival del Cinema: il ritorno di Jean Luc Godard e fuori concorso il film di Wim Wenders su Papa Francesco

Italiani a Cannes: Garrone e Rohrwacher in gara, Golino al Certain
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12 Aprile 2018 - 15.04


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E’ stata presentata a Parigi dal Delegato generale Thierry Fremaux la 71esima edizione del Festival del Cinema di Cannes, che si terrà dall’8 al 19 maggio.
Dopo due edizioni in cui non c’erano nostri film in competizione correranno per la Palma d’oro Dogman di Matteo Garrone e Lazzaro felice, di Alice Rohrwacher. Euphoria, la nuova regia di Valeria Golino, sarà invece al Certain Regard, il secondo concorso della selezione ufficiale.
Ma potrebbe esserci anche un quarto titolo italiano a Cannes: il documentario La strada dei Samouni, di Stefano Savona, alla Quinzaine des Réalisateurs, il cui cartellone verrà annunciato il 17 aprile.
Dogman di Matteo Garrone, già premiato due volte a Cannes con il Gran premio della giuria (nel 2008 per Gomorra e nel 2012 per Reality), racconta una vicenda di degrado e violenza ambientata alla periferia di Roma e molto liberamente ispirata alla storia del Canaro della Magliana. Il regista ha da poco postato sul proprio profilo fb le prime dure immagini del film.
Lazzaro felice è invece una commedia e il secondo film di Alice Rohrwacher che nel 2014 sulla Croisette aveva vinto con l’opera prima Le meraviglie il Gran premio della giuria.
Valeria Golino, anche lei alla seconda regia dopo Miele, in Euphoria, nella sezione Un certain regard, racconta il complicato rapporto di due fratelli, interpretati da Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio.
Tutti e tre i film italiani di Cannes sono targati RaiCinema. Da segnalare inoltre il ritorno a Cannes di Jean-Luc Godard. Il regista 87enne sarà in gara con “Le livre d’Image” (The Picture Book). In concorso ci sarà anche il nuovo lavoro di Spike Lee BlacKkKlasman, e poi En guerre (At War) di Stephane Brizé e Cold War di Pawel Pawlikowski. In competizione anche il cineasta dissidente iraniano Jafar Panahi con Three Faces e il regista russo Kirill Serebrennikov con Leto (Summer), agli arresti domiciliari a Mosca.
Fuori concorso, invece, il film di Wim Wenders dedicato a Bergoglio. Papa Francesco – Un uomo di parola vuole essere un viaggio personale in compagnia di Papa Francesco, più che un documentario biografico relativo alla sua figura. Gli ideali del Papa ed il suo messaggio sono centrali in questo film che si prefigge di presentare la sua opera di riforma e le sue risposte riguardanti alcune questioni di livello globale.

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